Il seguito di Clemente VIII. 31 papa i pochi domestici, che aveva avuti sin allora.1 Del suo seguito, gli erano cari, oltre a Tassone, in modo speciale Giovanni Bardi conte di Vernio,2 e Marcello Nobili. Quest’ultimo doveva esser fatto cardinale ma egli vi rinunziò umilmente, raccomandando invece per questa dignità il suo nepote Paolo Emilio Zae-chia,3 che divenne uno dei cardinali più intimi di Clemente Vili.* Tra i camerieri segreti del papa si distinsero l’austriaco Francesco di Dietrichstein, più tardi vescovo di Olniutz e cardinale, il nobile spagnuolo Iayme di Polafei ed il bolognese Guido Bentivoglio, il quale si acquistò più tardi una fama mondiale quale nunzio e cardinale. Pure alcuni camerieri d’onore del papa, ottennero la porpora, così il francese Simone de Marquemont, Antonio Caetani, il nepote del Cardinal Errico, e Eitel Friedrich, conte ili Hohenzollern-Sigmaringen. Tra i camerieri di Clemente Vili si trovarono pure dei Polacchi e dei Fiamminghi; tutte le nazioni dovevano essere rappresentate nella Curia.5 Ma erano questi per lo più camerieri d’onore, senza stipendio, poiché il papa non venne meno, neanche in questo, alla sua parsimonia.® Con estremo rigore esigeva dal suo seguito semplicità e vita morale. Già pochi giorni dopo la sua elezione esortava i suoi famigliari a distinguersi per modestia e per vita esemplare. Sopra tutto vietò loro di portare vesti di seta e di accettare regali; inoltre volle, che ognuno ricevesse una volta al mese la Santa Comunione dalle sue mani.7 Nel giugno 1592 e di nuovo nel luglio 1593 fu di- 1 Vedi la Relazione degli inviati di Lueea loc. cit. 203 e, intorno al suo intimo, Diego, la Relazione di Donato, presso Baschet 209. Dalle Memorie di Bentivoglio 181 s., risulta, che Clemente Vili mantenne pure il buffone polacco, ch’egli si era portato da cardinale dalla Polonia (v. sopra p. 20, n. 2); il buffone apparisce sotto differenti nomi; v.Arch. d. Soc. Rom. XXXVI 141; Orbaan, Rome 33 s. Cfr. più sotto capitolo 11. 2 Vedi nell’Appendice Nr. 57-60 la * Relazione per il card. Este, A r -cbivio di Stato in Vienna. 3 Cfr. Partita, Dispacci III, 138 Moroni CIII 359. 4 Vedi Ossat, Lettres II 93. 5 Vedi Bentivoglio, Memorie 182 s. Intorno a Dietrichstein riferisce la * Informatione al marchese di Viglienna, che Clemente VIII subito dopo la sua elezione, l’aveva fatto intimo cameriere, « si compiaceva dell’ingegno accorto et faceto et della libertà di dire » (Ottob. 2689, Biblioteca Vaticana). Intorno all’ottimo camerlengo Luca Masotti v. Forcella III 388. 6 * Il papa nomina molti nuovi camerieri, però tutti cantano il verso di Isaia: Multiplicasti gentem, non magnificasti laetitiam, perchè di tutti loro tre soli mangiano et il Pontefice è tanto parco nel dare alli suoi servitori, che tanto de pensione come di recognitione a 2 principali solamente ha dato 400 scudi, a 2 altri 300. Avviso del 4 aprile 1592, TJrb. 1060, I, Biblioteca Vati c a n a . 7 Vedi la * Relazione di Giov.Niccolini del 3 febbraio 1592, Archivio di Stato in Firenze, e 1’* Avviso del 5 febbraio 1592, Urb. 10601, Biblioteca Vaticana. Intorno alla famiglia di Clemente Vili v. le comunicazioni tolte dai Ruoli presso Moroni XXIII, 78 s.