ripristino dell antica chiesa, per L. 14330.80, togliendo le superfetazioni, smascherando l’antica struttura, rimettendo in luce gli affreschi antichissimi, si erano dapprima impegnati : La Fabbriceria con ........ L. 1000.00 Il Comune con........» 4000.00 Il Ministero con ........ » 4330.80 Per sottoscrizione pubblica si erano raccolte ...» 5000.00 L. 14330.80 Furono spese invece sinora L. 43096.48, e il Ministero ha pagato per suo conto — esercizio 191 1-12 - seimila lire, cioè quattro rate annue di L. 500 (L. 2000) più quelle rate annue di L. 1 000 (L. 4000) ritenendosi impegnato sino al quarto di L. 45000, per cui gli mancherebbero ancora L. 5250 per raggiungere la somma di L. 1 1250, che è il quarto di L. 45000 (fig. 138, 139, 140, 141). Affreschi. - Per scoperture e ristauri degli affreschi trecenteschi, l’Ufficio si valse del-l’opera del Donadon, ottenendo per questo lavoro un nuovo contributo di L. 1000 dal Ministero (fig. 142). Atrio. - Pei lavori fatti nell’atrio della chiesa, dal Municipio, mentre quelli della chiesa sono fatti dall’arciprete ^*8' ' 42 - Sesto al Reghena. Affreschi trecenteschi scoperti e ristaurati. il Ministero contribuì prima con L. 1020, poi con L. 709.45. Cripta. - L’Ufficio, dopo un sopralluogo eseguito dall’architetto Torres, autore del progetto e direttore dei lavori della chiesa e deH’atrio, scrive all’ arciprete che prima di pensare ad altri lavori, sia per un nuovo altare, sia per la decorazione della navata maggiore della chiesa, che dovrebbero ottenere, e non hanno ancora ottenuto, l’approvazione del Ministero, bisogna ripristinare la cripta. Sul progetto infatti di L. 20000 fatto compilare dall’arciprete, 1 Ufficio propone il concorso governativo di L. 3000 in due rate (fig. 143, 144, 145). Provocato dall’ Ufficio il voto del Consiglio superiore d’ antichità e belle arti, questo, non ritenendo di potersi pronunciare sugli elementi dedotti, vista la grande difficoltà d una ricostruzione sicura e logica, si dichiara sfavorevole al progetto. - 231