Dal sopralluogo risultò essere vero che la chiesa lasciava molto a desiderare in linea di manutenzione, e che si dovrà imprendere il ristauro secondo un piano concreto e un concetto razionale, eseguendo cioè prima di tutto i lavori necessari ad arrobustire le fondazioni per arrestare lo scorrimento, per procedere poi al risanamento dei muri, delle cornici, degli intonaci od altro ; lavori pei quali si potrà prevedere una spesa di L. 30000. Non essendovi tuttavia pericolo per ora, quando si saprà su quale concorso degli interessati si potrà contare, si potrà compilare un regolare progetto. 11 14 luglio la Fabbriceria pretendeva che in seguito al terremoto del 10 si fossero prodotti danni maggiori. Fatto un esame rigoroso, 1’ Ufficio rispose eh’ era vero che una biffa si era spezzata ma non per terremoto, bensì per un colpo causato dalle operazioni di addobbo della chiesa. CHIESA SUCCURSALE DEI MIRACOLI. Nel sopralluogo fatto durante la crisi della paura, 25 luglio 1902, non furono rinvenuti danni che richiedessero lavori d’urgenza. Per l’uragano del 13 settembre 1903, fu asportata una lastra di piombo della cupola, e curvata la croce del cupolino, forse per deterioramento dell’ ossatura lignea di quest’ ultimo. Il danno fu riparato a spese della Fabbriceria. Pure dalla Fabbriceria, ma sulla tassa d’ingresso introdotta provvisoriamente anche in questa chiesa, furono pagate L. 524.10 per lavori diversi di ristauro al monumento consigliati dal-r ufficio. Furono pure sulla tassa d’ ingresso della chiesa pagate le spese d’ impianto dell’ acquedotto. Il Ministero, acconsentendo, ricordò che le tasse d’ ingresso delle chiese furono introdotte provvisoriamente per sopperire alle spese di ristauro ; sicché la manutenzione dell’acquedotto dovrà cadere sulla Fabbriceria. Dal Municipio furono pagate L. 300 pei parafulmini, sul fondo di L. 30.000 date dal Ministero del Tesoro a titolo d’ indennizzo delle spese fatte dal Municipio pei monumenti veneziani, (v. Concorso del Ministero e del Comune). Gradino di legno sull’ aitar maggiore• - Fu levato nel marzo 191 1 il gradino di legno eh’ era stato posto sull’altar maggiore, occupandone non solo la lunghezza della mensa, ma anche le spallette, con effetto disgustoso. Per lo zoccolo che sostiene 1’ ancona, la quale, levato lo zoccolo, comparirebbe troppo bassa e non sarebbe veduta bene, 1’ Ufficio si riservò di proporre provvedimenti. Illuminazione elettrica. - Quanto all’ illuminazione elettrica, eh’ era stata ottenuta e poi rifiutata dalla Fabbriceria quando le fu detto che non avrebbe potuto esser pagata sulla tassa d’ingresso, ne fu rinnovata la domanda, sempre sulla tassa d’ingresso. L’ Ufficio rispose che in un solo caso ha ammesso che 1’ illuminazione elettrica si pagasse colla tassa d’ ingresso della chiesa : ai Frari, dove era necessaria per continuare i lavori di ristauro e darli pronti per 1’ epoca dell’ inaugurazione del campanile ricostruito, mentre la chiesa dei Miracoli, si trovava del caso di tutte le altre chiese, le cui Fabbricerie hanno dovuto pagare l’illuminazione elettrica coi loro fondi. Statua del Lorenzetti. - La Commissione provinciale diede voto favorevole alla collocazione in Sagrestia di una statua di S. Antonio, dello scultore Lorenzetti. - 72 -