EX CHIOSTRO DELL’ABBAZIA S. GREGORIO. L’ ex chiostro di S. Gregorio, monumento di squisita fattura del secolo XIV, fu chiuso dopo eh’ era stato aperto da tempo immemorabile ai visitatori tanto per via di terra quanto per via d’ acqua. L* Ufficio richiamò il 4 giugno 1906 1’ attenzione del Municipio su questa interruzione di servitù, e il Municipio accolse volentieri 1* invito, diffidando il proprietario comm. Nicolò Spada a riaprirlo. Questi rispose che 1’ aveva chiuso pei danni recati al chiostro, e che non avrebbe potuto tenerlo aperto, se non garantito dalla sorveglianza efficace dei vigili e delle guardie di città. Il chiostro era in origine aperto di giorno e di notte, ma siccome i guasti si compievano di notte, 1’ apertura, d’ accordo col Municipio, fu limitata alle ore diurne. Il progetto che ne facesse acquisto il Municipio, un momento vagheggiato, cadde per il prezzo troppo alto che si domandava. Nel dicembre 1907 il proprietario si è dichiarato pronto ad eseguire i ristauri, previa approvazione del Ministero. Di fronte ad un progetto che rivestiva l’antico edificio con una costruzione ogivale grande e fu dal Consiglio superiore respinto, l’Uf-ficio pensò che si avrebbe dovuto fare il ristauro aggiungendo il meno possibile, compatibilmente coi bisogni del-l’abitazione, riaprendo r ■»* ... ■ c • j > ■ r rig. /o - Abbazia di £>. Liregono dopo il ristauro. solo quei fori di cui esistevano le traccie, e aprendo sull’ angolo nord-est una loggia come quella che si trova nelle vecchie stampe, e che difatti esisteva. Questo progetto, compilato dallo stesso Soprintendente dei monumenti, per rimuovere ogni ulteriore indugio, fu approvato dal Consiglio superiore di antichità e belle arti, e l’edificio così ristaurato fu inaugurato il 12 dicembre 1910 (fig. 76). Locali attigui. — L’ Ufficio si è opposto a nuove costruzioni presso l’antica abbazia e per opera del Municipio fece fare le diffide relative. In seguito a domanda dell’ Ufficio, 1’ Ufficio tecnico di finanza eseguì le riparazioni necessarie di guasti verificatisi in un locale attiguo all’ ex abbazia, di proprietà demaniale. DOGANA DI MARE. Era antico desiderio, manifestato anche in Consiglio comunale, di completare la merlatura della Dogana di mare, interrotta sul lato verso il canal grande. Il progetto dell’ Intendenza di finanza, sul voto conforme dell Ufficio, fu approvato dal Ministero, ed il lavoro fu eseguito. 101