L’Ufficio nel dicembre 1907, visto che con un metodo troppo semplice, ed anche troppo pericoloso, per accendere la lampada nella cappella maggiore si appoggiava la scala ad un dipinto del Veronese, raccomandò di impiegare un sistema di carrucole che permetta di abbassare e accendere la lampada senza scala. Campanile. - Una spesa di L. 6000 era prevista per riparazioni al coperto e ai muri del campanile. Siccome v’ era inclusa la rifusione delle campane, spesa esclusivamente di culto, che non riguarda nè il monumento nè gli oggetti d’ arte, il progetto fu ridotto a L. 5144.25, da gravare sulla tassa d’ ingresso della chiesa. CHIESA DELL’ EREMITE DI S. TROVASO. Pala incendiata. Contratti fittizii. - Il 22 giugno 1906 s’ incendiò la pala dell’ aitar maggiore rappresentante 1’ adorazione dei pastori, di Francesco Pittoni. L’ Ufficio denunciò subito il fatto alla Soprintendenza delle Gallerie, alla Prefettura di Venezia e a Mons. Patriarca, domandando che siano adottate per tutti ì quadri le misure sulla disposizione e la distanza delle candele, consigliate dal Ministero pei quadri del Tiziano di Ca’ Pesaro ai Frari e di Giambellino a S. Zaccaria. Il Ministero ha approvato. In questa occasione 1’ Ufficio ha fatto eseguire la fotografia d’ un intaglio in legno, rappresentante la Madonna coi frati inginocchiati sotto il suo mantello, che si ha ragione di credere proveniente dalla chiesa dei Servi, e perciò demaniale. Il curioso si è che le Suore canossiane, che hanno comperato 1’ ex convento e la chiesa delle Eremite al nome di una o più Suore, figurano come proprietarie private, mentre sono in realtà un Ente ecclesiastico, e per aver fatto un contratto fittizio, verrebbero a trovarsi in condizione privilegiata in confronto degli altri Enti ecclesiastici ; e non essendo stata fatta alcuna riserva per gli oggetti d’ arte nel contratto di vendita stipulato col Municipio, sarebbero soggette solo al diritto di prelazione da parte del Governo, mentre gli oggetti d’ arte appartenenti agli altri Enti ecclesiastici sono inalienabili. Sottoposta però la questione al Ministero, questo ha ricordato che la legge stabilisce 1 inalienabilità di tutti gli oggetti appartenenti ad Enti ecclesiastici, di qualsiasi natura. CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARIA DEL ROSARIO, VULGO GESUATI. Subito dopo il crollo del campanile di S. Marco, l’Ufficio ha fatto eseguire un sopralluogo anche qui, e non si riscontrarono gravi malanni. Fu tuttavia presentato un progetto di ristauri con relativo concorso del Ministero, ma l’Ufficio si limitò a rispondere che si trattava di lavori di manutenzione a carico degli utenti, e che coi fondi straordinari messi a sua disposizione dal Ministero si riservava di provvedere ai più importanti, e tra questi ai più urgentemente bisognosi. Se si considera che il primo fondo comune di L. 600.000 è già esaurito, senza che siano finiti nemmeno i ristauri principali, e tanti ne restano da fare, la massima prudenziale dell’ Ufficio apparirà giustificata. Pel consolidamento dell arcone della finestra prospiciente il rio terrà S. Agnese, il Ministero, su proposta dell Ufficio, concorse con L. 125 su una spesa di L. 340. L Ufficio protestò contro le indecenti oleografie della Via Crucis sui pilastri della chiesa. 107 -