disegno. Altri mosaici fu pure scoperto in altra località non lontana. Ma non si continuò per ragioni finanziarie. L’ispettore onorario di Lonigo aveva domandato la continuazione degli scavi, e la Commissione provinciale si rivolse alla Soprintendenza degli scavi del Veneto. CONGREGAZIONE DI CARITÀ DI MELEDO. Nell’aprile 1907 la Congregazione di carità di Meledo domanda il permesso di vendere una cancellata in ferro battuto del secolo XVII. La Commissione dei monumenti diede voto contrario. Nel Distretto di Marostica. MURA DI MAROSTICA. ‘Porta Bassanese. - Il Ministero in data 5 ottobre 1902, sul parere conforme dell’Ufficio respinse la domanda di aprire sulle mura in prossimità alla porta bassanese, una porta ed alcune finestre. Era stato proposto, forse perchè le mura sono medioevali, di fare le finestre e la porta ogivali ; ma 1 Ufficio osservò che per voler mettere gli stili in armonia, si riesce all’ assurdo, perchè le mura d’ una città, quando si voglia mantenere loro un carattere e una funzione, che non hanno più, non hanno nè porte nè finestre, che sarebbero breccie aperte anticipatamente al nemico, ma hanno semplicemente feritoie. Il bello sarebbe che non ci fossero costruzioni presso le mura, ma se pur troppo vi sono, non è il caso di chiedere nè armonia di stile, nè logica. Però le finestre ogivali furono aperte, e quando 1’ Ufficio si lagnò, il R. Prefetto disse che le finestre erano state aperte prima che giungesse la proibizione ! Sembra che quando si domanda una cosa, si dovrebbe aspettare la risposta, ma così tante volte non è. Così la Commissione che si era opposta alla demolizione della merlatura, ebbe la soddisfazione di vedersela demolita. Domande respinte. Abbattimento' della parte avanzata del torrione di porta bassanese. Costruzione d’una tettoia alle mura presso porta bassanese. Fra porta Vicentina e porta Bassanese. - Con una spesa di L. 600, a carico del Demanio, furono fatte riparazioni alle mura di porta Vicentina e porta Breganzina. Castello inferiore, ora sede Municipale. - Nel novembre 1905, il Comune stanziò nel suo bilancio lire mille per ristaun del castello inferiore. Il progetto fu approvato. Progetto di ristauri. — Il R. Prefetto comunica all’Ufficio, prima di presentarlo alla Commissione, un progetto dell’ Intendenza di finanza per lavori urgenti di riparazione delle mura nei riguardi della pubblica incolumità ; ma nè il Demanio nè il Comune hanno voluto assumere la spesa. L’Ufficio tecnico di finanza ha compilato un progetto di ristauro generale delle mura per L. 24550, e trattandosi di edificio iscritto tra i monumentali, vuole che la spesa sia addossata interamente al Ministero dell istruzione. L Ufficio risponde che se il Demanio è proprietario delle mura, su esso devono incombere tutti gli obblighi dei proprietari di beni monumentali o no ; ma riceve la solita risposta che il Demanio è bensì proprietario delle mura, ma non ne ha il godimento. Il Ministero domanda se si potrà caricare la spesa sui bilanci venturi, e l’Ufficio, visti i pesi che gravano, e in gran parte assorbono, anche i bilanci venturi, crede che non sia possibile prendere impegni a meno che non sia aumentata la dotazione. Il 3 ottobre 1906 il Prefetto comunica che 1’ Ufficio tecnico di finanza è stato incaricato - 323 -