CATTARO E IL MONTENEGRO or» Dovendo salire fino a più di mille metri, la prudenza consiglia, anche d’estate, di munirsi di una buona coperta, e, per ogni eventualità, anche d’una buona dose di rassegnazione. Con la ner- vosità che abbiamo tutti dal più al meno, abi- tuati ai treni diretti delle ferrovie, quando si viaggia in paesi dove è ancora sconosciuto il si- bilo della vaporiera, pei primi giorni non possiamo Il porto di Cattaro. dissimulare una certa stizza; qualche volta quel girare intorno ad un’ altura per due o tre ore senza mai arrivarci finisce per mettere addosso un po’ di malumore. Ma a poco a poco ci si abitua, Al Montenegro. 5