VERE DA POZZO MIGRANTI. Il vice-ispettore Sgulmero, uno dei più intelligenti e più diligenti ispettori, ora defunto, denunciò al R. Prefetto di Verona e all’Ufficio la vendita di ghiere da pozzo asportate dalle case Saladini a S. Maria della Valle; Bando; Reggio ora Rambaldi, Orti di Spagna e S. Zeno Maggiore, Bonamico, Sagramora in Campo Marzio. L’ Ufficio fece le debite indagini sulle vie percorse dai puteali, e sugli antiquari, presso i quali sostarono, ed avvertì la Commissione d’esportazione, la quale riconobbe, per esempio, il puteale di casa Bando, del quale 1’ Ufficio le aveva procurata la fotografia e sospese 1’ esportazione domandata. Non tutte naturalmente queste ghiere da pozzo avevano lo stesso valore artistico e storico; non tutte erano esposte alla pubblica vista ; circostanze di speciale importanza colla legge 12 giugno 1902 N. 185, di nessuna importanza colla legge 20 giugno 1909 N. 364, che le fu sostituita. Nè si può ragionevolmente consigliare al Ministero di comperare tutte le vere da pozzo esistenti, dall’ epoca bisantina al settecento. In quell’occasione il R. Prefetto di Verona mandò informazioni sugli antiquari di Verona in maggior e più stretta relazione con quelli di Venezia. La Commissione provinciale, col voto dell’ Ufficio, non si oppose alla vendita di un puteale esistente in Palazzo Serego, Via delle Quattro Spade, senza valore artistico. PIAZZA VITTORIO EMANUELE. Guasti ad un capitello. — Sotto la sorveglianza dell’ architetto da Lisca fu riparato nel 1905 il Capitello che sta di fronte al Caffè Zampi, e minacciava rovina. AMBIENTE PITTORICO. La Commissione provinciale, nella seduta dell’ 11 maggio 1907, considerando l’importanza artistica e pittorica che il fiumicello di Montorio assume nel tratto da S. Nazario a Via 20 Settembre, costituendo un quadro caratteristico prospettico di Verona, fa voti perchè sia conservato lo stato attuale, e prega il Municipio di rinunciare alla copertura, trovando modo di salvaguardare i diritti dell’ igiene senza offendere quelli dell’ arte. PROGETTO DI LAVORI LUNGO L’ADIGE. A proposito di un progetto per allacciare con un tram la ferrovia di Verona-Caprino alla Stazione di Porta Vescovo, colla conseguenza dell’ atterramento delle case pittoresche, che stanno a tramontana del ponte di pietra, per allargare la strada che mette dalla chiesa di S. Stefano alla chiesa di S. Giorgio, 1’ Ufficio ha combattuto il progetto, d’ accordo colla Commissione provinciale, che chiese la conservazione delle case di S. Alessio, come un elemento pittorico caro agli artisti, che lo riprodussero e lo riproducono continuamente. AFFISSIONI SUI MONUMENTI. Nella seduta del 22 ottobre 1908, la Commissione provinciale pregò il Municipio di far cessare lo sconcio degli avvisi incollati sui monumenti, come il Palazzo del Mercato vecchio, la Torre pentagona, la Mura di Porta Vittoria, a beneficio dell’industria privata, ma il Municipio - 260 -