permesso di levare le lapidi del pavimento una relazione sull’importanza della chiesa, sione provinciale. Dalla risposta dell’ispettore onorario risulta che la chiesa è antichissima, ma, radicalmente ristaurata nei secoli XVI, XVIII, non ha più alcun carattere monumentale, eccettuate le lapidi di personaggi punto storici, tranne l’Amalteo, notando che entro la tomba di questo vi sono tre scheletri, e non si sa quale sia dell’ Amalteo ; che il pavimento, in pessimo stato, ha bisogno assoluto di ristauro ; che le lapidi disgregate non coprono precisamente la tomba cui sono dedicate. Perciò si domanda di rifare il pavimento, levarne le lapidi e collocarle sopra una parete, mentre sotto il pavimento rinnovato si conserverebbero religiosamente le ossa, lasciandole al loro posto. La lapide di Pomponio Amalteo, non sarebbe smossa, ma rimarrebbe dov’ è. e collocarle sulle pareti. Prega l’ispettore di compilare e il R. Prefetto di sottoporre la domanda alla Commis- Fig. 138 - Sesto al Reghena. Interno S. Maiia in Silvis dopo il ristauro. L’ispettore onorario di Portogruaro mons. Degani aggiunge che la chiesa è ridotta una stalla indecente, che ha perduto ogni caratteristica, che le lapidi non hanno valore alcuno, nè artistico, nè storico, eccetto quella dell’Amalteo. La Commissione provinciale accoglie la domanda, anzi va più in là, perchè vuole che anche la tomba dell’Amalteo passi sulla parete, e chiede che si facciano assaggi sotto l'intonaco per vedere se vi sono affreschi. Difesa degli affreschi. -L’ ispettore onorario co. Zoppola scrive che, a preservare gli affreschi dell’ Amalteo, occorrono lavori di sanifìcazione e di consolidamento dei Fig. 139 - Sesto al Reghena. Esterno della chiesa dopo il ristauro. muri della chiesa, lavori che porte- ranno una spesa un po’ più alta di quella stabilita dal Sindaco in L. 200. Siccome poi il Sindaco, col solito pretesto della monumen-talità, perchè la chiesa è iscritta nell’elenco dei monumenti, vuole che i restauri li faccia il Mini- CHIESA DELL’ OSPEDALE DI S. MARIA DEI BATTUTI A S. VITO. - 229 -