I 9-4 gnese, numerose di alunni e di maestri. 1 buoni religiosi hanno non pure pensiero d’istruire i lor giovanetti, ma si li tengono insieme dopo le lezioni raccolti, presiedono a'loro giuochi e alle lor ricreazioni, l’iniziano ne’devoti esercizii, e quelli su cui le proprie famiglie o per povertà, o per colpevole non curanza non eserciterebbero attenta vigilanza sono da loro e custoditi e guardati. Quauti poveri fanciulli i quali senza il loro generoso soccorso sarebbero stati per la società perduti, vanno a lor debitori di comoda ed onorata sussistenza ! Imperciocché queste scuole formarono già molti probi e virtuosi capi di famiglia e non solo diedero buoni e modesti operai alle arti, ma eziandio zelanti ministri all’altare e a’pubblici ufficii. E però se fu mai nobile e virtuoso impiego delle ricchezze è certo questo dei due pii religiosi, i quali di ricchi volontieri tolsero di farsi poveri, e soli e senza famiglia se ne crearono intorno una infinita di poverelli, per soccorrere a’bisogni della società e della religione. S. AI. Francesco I di gloriosa memoria si degnò d’approvare il doppio benefico istituto, e il Papa Leone XII, di santa memoria, e l’attuale regnante sommo pontefice gli confortarono con onorevoli bolle in cui altamente commendano il caritatevole istituto e fanno il debito onore a’pii istitutori.