Avutane comunicazione dal Ministero, l’Ufficio crede che sia opportuno interrogare la Commissione provinciale di Verona, trattandosi di oggetto storico e artistico appartenente a quella provincia, e il Ministero consente. La Commissione provinciale di Verona però diede voto contrario, considerando che dei quattro leoni che Legnago conserva tuttora, uno solo, il più tardo, si trova ancora a posto sulla polveriera ; che due, probabilmente di Paolo Sanmicheli, vennero incassati nella nuova rampa del ponte ; che infine il quarto, magnifico rilievo, giace nel locale della Borsa con due stemmi di magistrato, ed un’epigrafe del 1567. Conchiuse infine che quanto è deplorevole lo scempio che le Autorità di Legnago perpetrarono di quei gloriosi ricordi, altrettanto è generosa e degna d’encomio la domanda dell’ Università, augurando che Legnago custodisca meglio i suoi monumenti e l’Università rinunci al desiderio da essa esternato. Facciata laterale. — Presentato alla Commissione provinciale un progetto per l’apertura di finestre sulla facciata in via S. Francesco, onde rendere più igienica l'abitazione del custode, l’Uf-ficio intervenne domandando il rinvio del progetto al Ministero, che invitò il Rettore a far compilare un progetto che meglio conservi la reliquie dell’antico palazzo dell’Università. Eseguito lo scrostamento del muro, e trovate le traccie di vecchi contorni di finestre, fu dato il permesso di riaprirle, e nello stesso tempo di aprire due nuovi fori, che rispondano ad analoghe aperture a destra, senza alterare sostanzialmente la parte antica dell’edificio. Fili telefonici. — Alla domanda della Società dei telefoni - 28 ottobre 1909 — di far passare quasi a ridosso della facciata del Palazzo dell’Università, un grosso cavo per la conduttura di oltre cento fili, obbligandosi a togliere gli attuali fili scoperti, che s’ appoggiano agli spigoli della facciata stessa, si oppongono il Rettore e l’Ufficio. La domanda fu poi modificata e colle modificazioni fu accolta. Sembra però che la Società dei telefoni abbia troppo bisogno dell’Università, perchè vi furono altre domande. EX REGIA CARRARESE. SALA DEI GIGANTI, ORA BIBLIOTECA DELL’ UNIVERSITÀ. L’Ufficio ha fatto eseguire un sopralluogo, dal quale risultò che la Sala dei Giganti, (ora Biblioteca dell’Università) ha il soffitto in pessimo stato per infiltrazioni d’acqua che minacciano la conservazione dei volumi ivi raccolti. Il Ministero inviò il rapporto dell’Ufficio al Bibliotecario, perchè prenda accordi col Genio civile, per riparare il soffitto. PIAZZA DELL’ERBE. DEMOLIZIONE DI VECCHIE ARCATE. Furono abbattute le grandi arcate, sulla Piazza delle Erbe, resti d’antica fabbrica, la cui parte superiore fu demolita dopo un incendio del 1820, sostituendovi un tetto provvisorio. Prive di valore artistico, non avevano caratteristiche d’alcuna epoca, erano in cattive condizioni con coperto cadente. L’Ufficio non credette di doversi opporre alla loro demolizione. BASTIONE CORNARO. L’Ufficio, informato — ottobre 1908 — che per gli allargamenti necessari al civico Ospedale si aveva intenzione di demolire il Bastione Cornaro, venduto già dal Demanio all Ospedale, avverte che la questione dovrà essere sottoposta prima di tutto alla Commissione provinciale. 155 -