CASTELLO DI MALCESINE. Alla domanda della Direzione del Genio militare per l’esecuzione di lavori al castello di Malcesine nell’ interesse della difesa nazionale, l’Ufficio non si oppose, non essendo da quei lavori compromesso del resto nè la statica, nè l’estetica dell’edificio, e il Ministero ha accolto il voto dell’ Ufficio. ‘Distribuzioni di concorsi arbitrarie. - Il 21 ottobre 1908 la Commissione provinciale prega il R. Prefetto di sollecitare l’Ufficio di finanza a provvedere all'esecuzione dei lavori cominciati nella torre di Malcesine. Il 17 dicembre dello stesso anno la R. Prefettura annuncia che fu ripartita la spesa pel ristauro, e che al Ministero dell’istruzione spetta la quota di L. 400, e ciò senza che il Ministero stesso fosse interrogato, o avesse dato qualsiasi incarico. L’Ufficio ha protestato presso il Ministero, che gli diede ragione, e domandò il preventivo dei lavori, ma l’Ufficio ha insistito a sostenere il principio, che in un edificio appartenente al Demanio, in uso al Ministero della guerra, quello dell’ istruzione non ha alcuna competenza passiva, se anche si tratti di edificio iscritto pei monumentali, ma ha soltanto da sorvegliare se i ristauri si fanno secondo le buone regole e in base ai preventivi dei lavori autorizzati. Edificio monumentale o no, le spese di manutenzione ordinaria, e straordinaria, per mancata manutenzione ordinaria, devono gravare i proprietari e gli utenti. Il Ministero infatti rifiutò di pagare la quota di L. 400, indebitamente addebitatagli. Il 26 aprile 1909 furono iniziati i lavori di ristauro della terrazza sopra la torre Pentagona. Come negli anni passati anche nel 1907 fu concesso il castello per alloggiamento ad una compagnia d’ alpini. AVANZI DI CASTELLO ROMANICO NELL’ISOLA TRIMELONE. L’ Ufficio domandò la sospensione dei lavori di demolizione iniziati dal Genio militare e incaricò di un sopralluogo 1’ ispettore di ruolo, ex ispettore onorario di Verona, prof. Gerola e 1 ispettor onorario di Bardolino, prof. Cavazzocca-Mazzanti, ì quali telegrafano però, a esame fatto e documentato con fotografie, che credono non essere il caso di sospendere i lavori. Il Ministero, informato dall’ Ufficio, autorizza la demolizione. 11 genio militare fornì gentilmente la planimetria dei ruderi. MURA DI LAZISE. 11 18 novembre 1907 è stato denunciato il parroco di Lazise per aver demolito un tratto delle antiche mura, con intenzione di abbatterne un altro. Tutto questo fu fatto solo per dar aria alla Canonica. L’ Ufficio scrive al R. Prefetto di far verificare i fatti e, in caso, di denunciare la contravvenzione a sensi dell’art. 10 della legge 12 giugno 1902 N. 185. Il parroco, per evitare le conseguenze giudiziarie, pur allegando la buona fede, dovette rifare il tratto di mura demolito, tanto la parte originaria, quanto quella settecentesca della fine della Repubblica. TORRAZZO DI LAZISE. Il Torrazzo, sebbene non iscritto nell’elenco degli edifici monumentali, è opera degna d’es- - 286 -