ma I’ Ufficio risponde che siccome 1’ affresco staccato in chiesetta del Paladone è proprietà del Municipio, per rinuncia in suo favore del vero proprietario spetta al Municipio pagare la polizza. La Commissione provinciale aveva accarezzato allora il progetto di comperare alcuni vecchi dipinti riproducenti gli affreschi della Cappella, perchè i ristauratori potessero trarne giovamento. Ma che garanzia di fedeltà danno quelle riproduzioni ? Hanno in generale i disegni valore di documento ? Dall’ altra parte è ammesso che i ristauratori non possono far altro che conservare quello ch’esiste. Se ci fossero anche disegni, che potessero dar garanzie che esistesse in un dipinto qualche cosa che non esiste più, sarebbe permesso di aggiungerlo ? A che dunque comperare disegni? La Commissione provinciale espresse il voto che nella Cappella di S. Biagio non vengano collocati addobbi in occasione di solennità per non recar danno agli affreschi. favole di B. Montagna. Quando non si aveva il fondo comune pei monumenti veronesi, si era ventilato il progetto di far comperare dal Municipio pel Museo civico quattro tavole di Bartolommeo Montagna esistenti nella chiesa di S. Nazario e Celso. Per due di queste tavole esiste un preventivo di L. 600, pel trasporto su tela e telaio, ma, avendo l’allora direttore delle RR. Gallerie di Venezia cav. Cantalamessa, opinato che non fossero in condizioni da esigere il trasporto su tela e telaio, ma da esigere soltanto che i sollevamenti di colore fossero fissati, come si possono fissare sulla tela, fu incaricato il pittore Brocchi di fare un altro preventivo in questo senso. Trittico del Benaglio. - 11 trittico del Benaglio fu riparato dal pittore Brocchi per lire cento. Addobbi degli altari. - L’ Ufficio ha protestato contro 1’ addobbo degli altari con stoffe pericolose, che si possono incendiare facilmente. CHIESA S. ANASTASIA. Cappella Cavalli. Affresco del Pisanello. Trasportato su tela e telaio il grande affresco del Pisanello, furono spese dall’Economato L. 2500 pel riatto del tetto della Cappella Cavalli. Ristauri al tetto. Concorso coatto. - Ma di riparazioni al tetto aveva bisogno tutta la chiesa, e 1’ Economato, che aveva preso impegno del ristauro generale, ha provocato la decisione della Giunta amministrativa, che obbligava il Comune a concorrere nella spesa, in forza dell’ art. 299 della legge comunale e provinciale. Questo concorso coatto del Comune, proclamato dalla Giunta amministrativa di V erona, in opposizione alla Giunta amministrativa di Venezia, che lo negò per Chioggia (v. addietro) perdette il suo valore il giorno che questa chiesa fu compresa nei ristaturi da farsi col fondo comune, nel quale il Municipio di Verona concorse col Ministero per metà. Non era giusto però che 1’ Economato si sottraesse all' impegno preso, che doveva dividere col Comune, del ristauro generale del tetto; però 1’Economato pagò solo L. 1400, mentre Ministero e Municipio pagarono sul fondo comune L. 27.50 ciascuno, oltre L. 500 che furono spese nel luglio 1905, per ristauri urgenti indispensabili. Giusto lamento. — L’Ufficio dovette scrivere alla Fabbriceria il 30 dicembre 1904, lamentando che la Cappella Cavalli fosse ridotta un magazzino. CHIESA S. GIORGIO MAGGIORE IN BRAIDA. Ristauri coperto e cupola. — Piccole riparazioni al tetto furono fatte nel 1901 e prima - 272 -