Scudo sull’ arco della porta. — La Commissione provinciale, nella seduta del 6 luglio 1907, espresse il voto che all’attuale scudo infisso sull’arco della porta, ne sia sostituito uno eguale a quello che v’era in origine. LOGGIA BERNARDA, ORA UFFICIO MUNICIPALE. ‘Progetto di ripristino. - Nella prima edizione dell’ Opera del Palladio non è riprodotta la Loggia Bernarda, e nella seconda sì ; ma il disegno la rappresenta con sette arcate. Si diceva impossibile, senza ostruire il passaggio dalla piazza al corso, costruire le sette arcate, si aveva il progetto di farne cinque soltanto, dicendo che il Palladio non poteva idearne che cinque per le esigenze materiali dello spazio, e la fantasia del disegnatore ne aveva aggiunte due. Che il Palladio fosse in pratica costretto a subire le esigenze materiali, e che le sue costruzioni siano troppo spesso più modeste dei suoi disegni, nei quali la sua magnifica fantasia si sbrigliava, è provato da varii esempii, specialmente dai disegni delle sue ville, così grandiose in realtà ma ancora più grandiose nella sua immaginazione. Ma in questo caso la struttura dell’edificio imponeva le sette arcate. Il Ministero aveva scritto che il Municipio fosse invitato a presentare un progetto completo della Loggia, sottoponendolo pure, ove lo si credesse opportuno, al voto della Commissione provinciale. Ripristino abbandonato - Decorazioni stucchi. Ma il progetto di ripristino fu abbandonato e il Municipio, si limitò a chiedere, ed ottenne, 1’ autorizzazione al ristauro degli stucchi mal condizionati delle arcate. MONTE DI PIETÀ. Ristauro facciata. - Approvato il progetto di ristauro della facciata, sulla quale si poteva dire che nulla più rimanesse dell’ antica pittura a fresco dello Zelotti, l’Ufficio propose che sulla debolissime e sempre più evanescenti traccie che rimanevano, si tentasse di far rivivere l’antica visione. Non si può far rivivere coll’ arte ciò che più non esiste ? Ma il pittore Bruschi al quale fu commesso il lavoro non volle riprodurre 1’ ossatura archi-tettonica che legava le parti laterali alla centrale e fece male. Gli affreschi moderni del pittore Bruschi, furono inaugurati la domenica 3 ottobre 1909. Lavori senza permesso. - L’Ufficio avverte, in data 10 giugno 1910, che senza autorizzazione si è manomesso 1’ artistico cortiletto. Invita a rimettere le cose in pristino, per non essere obbligato a denunciare la contravvenzione. Vetrine. — Sul progetto di nuove vetrine dei negozii sottostanti, 1’ Ufficio, visto che non intaccano la parte architettonica dell’ edificio e lasciano vedere meglio le aperture dei fori, approva, purché il lavoro sia sorvegliato dall’ispettore Saccardo. MUSEO CIVICO (Palazzo Chiericati). Cancellata preservatrice. - Per difendere gli angoli del palazzo, sede del Museo, da insudiciature, furono chiusi gli intercolunnii con una leggerissima cancellata in ferro, circondando il terreno adiacente con pilastri legati da catene. Conservazione degli Oggetti d’arte. - La Commissione provinciale, nella seduta del 5 giugno 1907, sull’argomento: "Come vengono conservate le opere d’arte nel Museo", ha preso atto d’una serie di riforme proposte dalla Commissione del Museo. - 304 -