L Ufficio chiede che sia consultata anzitutto la Commissione provinciale, poiché la questione delle tinte a muri monumentali, è sempre una questione grave. Il Municipio però risponde negando l’intenzione attribuitagli. Contro le infiltrazioni. — Il 7 agosto 1907 il Municipio comunica al R. Prefetto che, per conoscere le cause delle abbondanti infiltrazioni d’acqua, lungo il quarto pilone, l’Ufficio tecnico municipale deve fare degli assaggi. Il 27 novembre successivo il Ministero partecipa a questo proposito che la Commissione centrale raccomanda che, mentre si procede allo studio del disordine statico in cui da più tempo si trova la Basilica, non si trascuri di provvedere ad eliminare l’inconveniente lamentato, e ciò previa un’opportuna riforma del sistema di smaltimento delle acque pluviali. La Commissione provinciale esprime dal suo canto il voto che, prima di dare la malta ai muri della loggia, siano fatti dalle competenti autorità accurati rilievi, accompagnati da fotografie nei riguardi statici e storici. Il Municipio ripete che non ha intenzione di ridare le malte, e siccome 1’ Ufficio è dello stesso avviso, lo prega di scrivere in questo senso alla Commissione. Così si stabilisce che le malte non saranno date se non dopo compiuti ì lavori di robustimento. Il Municipio ritorna sulle infiltrazioni, urgendo provvedere alla riforma dei tubi di scarico. L’Ufficio risponde che i lavori si possono fare, conforme ai suggerimenti della Commissione centrale e della Commissione provinciale, essendo stati debitamente approvati dal Ministero. A rchioio giudiziario. - L’Ufficio scrive al Ministero, perchè interessi il Ministero della giustizia al ritiro dell’ archivio giudiziario, che costituisce un enorme peso, tale da far rompere le biffe. Mensole telegrafiche e telefoniche. Il Municipio trasmette la domanda della Direzione dei telegrafi e telefoni, di poter accedere ai coperti della Basilica, per aggiungere agli attuali supporti i fili occorrenti per l’impianto della rete provinciale vicentina. L’Ufficio risponde che la domanda dev’ essere mandata al R. Prefetto, il quale trattandosi, come in questo caso, di monumento, deve interrogare l’Ufficio. Si domanda intanto un sopralluogo dell’Ufficio. Spettacolo pubblico senza autorizzazione. Senza chiedere il permesso del Ministero, il Municipio si è creduto autorizzato, nel febbraio 1908, ad aprire al pubblico la Loggia della Basilica, per uno spettacolo carnevalesco, proprio quando si parlava del disordine statico della Basilica stessa. PALAZZO TRISSINO, ORA UFFICIO MUNICIPALE. Sacello di S. Savino. - Il Sacello di S. Savino, che trovavasi in una sala del palazzo, fu demolito dal Municipio, senza chiederne l’autorizzazione, conservando soltanto 1’ altare col bassorilievo, una porticina e la cornice del lucernario. Il Sacello era nel 1905 già demolito, quando il Municipio fu avvertito che il Sacello, facendo parte d’ un palazzo iscritto nell’ elenco degli edificii monumentali, non poteva essere demolito senza autorizzazione. Ristauri. — Meglio avvisato, il Municipio chiese nel 1907 il parere della Commissione provinciale sul progetto dei ristauri da esso ideati, e consistenti nel rimettere gli antichi intonaci, le cornici e gli stipiti rovinati dal tempo per incuria degli uomini, e nel rinnovare le tinte. Il progetto, lodato dalla Commissione, perchè conserva a tutta la massa 1’ impronta e la tinta del tempo, fu approvato pure dall’ Ufficio, che ne propose al Ministero 1’ accettazione, e il Ministero ha accolta la domanda. - 303 -