CHIESA DI MARZANA, FRAZIONE DI QUINTO DI VALPANTENA. Avanzi romani. - Nei lavori d’ingrandimento della chiesa di Marzana, frazione del Comune di Quinto di Valpantena, si trovarono avanzi romani, cioè due frammenti di colonne, due cippi con iscrizioni, uno sepolcrale, 1’ altro votivo a Giunone. L’arciprete aveva proposto di cederne la proprietà al Comune, previo sussidio di quest’ultimo, colla condizione che restassero sul posto e in vista del pubblico. Siccome però la direzione del Museo di Verona aveva offerto un concorso alla spesa di ristauro della chiesa, colla condizione invece che fossero depositati in Museo, il Consiglio comunale di Quinto ne deliberava la cessione al Museo, col compenso di L. 600 da pagarsi in tre rate. CASALOTTO, LOCALITÀ DEL COMUNE DI MONTORIO VERONESE. Scoperta mosaico. - Il 24 luglio 1904 1’ architetto da Lisca annuncia la scoperta di un mosaico a Montorio veronese, nella località Casalotto, alla profondità di circa 60 centimetri, che si estende per qualche decina di metri. E ricorso al R. Prefetto perchè mandi sul luogo i carabinieri. CHIESA DI S. GIACOMO DELLA ROGNA. Affreschi. - Il 18 marzo 1908, si annuncia la scoperta d’affreschi. È una notizia che oramai fa meno impressione di quello che dovrebbe, tanto si è fatta frequente. CHIESA DI S. FENZO A MIZZOLE. Contratto d’acquisto dei beni della ex Congregazione. - Il 27 marzo 1908 l’ispettore Gerola comunica che la R. Prefettura diffidava un certo padre Colombaroli a non far eseguire lavori, e a non rimuovere opere d’arte dalla chiesuola di S. Fenzo presso Mizzole, iscritta nell’elenco degli edifizi monumentali coll’ erronea indicazione di S. Fidenzio. Essendo sparita un’ ancona cinquecentesca, con un caratteristico baldacchino di legno intagliato, il padre Colombaroli ammise di averla venduta, prima però della lettera prefettizia. Egli sostenne che la chiesa non è sua, ma di un altro frate. La R. Prefettura desidera sapere ciò che si può fare in questo caso. L’ Ufficio rispose aver già richiamato 1’ attenzione del Ministero sopra questi contratti fittizii, nel quale una Congregazione ridiviene proprietaria, col nome di uno dei suoi membri, ed osservato che in questo modo le Congregazioni, in veste di proprietà private, sarebbero sciolte dagli obblighi degli Enti morali o si troverebbero quindi in condizione privilegiata ; e il Ministero ha risposto che la legge dichiara inalienabili gli oggetti appartenenti agli Enti ecclesiastici di qualsiasi natura, e qui vi è una chiesa ed un oggetto ad essa appartenente in proprietà di un frate, che la detiene per una Congregazione religiosa. CHIESA DI CHIESANUOVA IN COMUNE DI BOSCO. Porta antica. — Nel 1905 la Fabbriceria chiese l’autorizzazione di rimuovere la porta antica della chiesa parrocchiale (destinata ad essere demolita, per rifarla più vasta) ricollocando la porta antica sulla facciata della chiesa nuova. - 283 -