dicono gemonesi, trasportando queste in modo che 1’ asse delle due porte coincida con l’asse delle due finestre. L’Ufficio crede che qualora non si dovessero rifare le porte gemonesi dove furono erette, meglio sarebbe conservare a loro posto le porte barocche, e solo lasciare in vista quel tanto che si può delle antiche. Il Consiglio superiore ritenne che si possa tollerare che le porte nuove sieno aperte, com’è intendimento del Comitato, nel luogo preciso ov’erano le porte aggiunte nel secolo XVIII, e così fu fatto (fig. 128). Campanile - Battistero. — L Ufficio sostenne che il campanile doveva rimanere intatto, e che non sarebbe decoroso ritornare ad uso di Battistero il pian terreno del campanile. Ristaurate le pareti a volta del Battistero e l’elegantissima inferriata, ricollocata a suo posto la fonte battesimale, barbaramente dipinta a finto bronzo, ora nella chiesa della Carità, si formerebbe un ambiente geniale. Calchi. - L’ Ufficio ricorda - 3 agosto 1910 — al Municipio e alla Fabbriceria, che i calchi non si possono fare senza autorizzazione del Ministero. Ciò perchè si eseguirono calchi in gesso della porta settentrionale gotica presso il campanile. CHIESA S. MARIA DEL CASTELLO. Il 4 settembre 1903 1’ Ufficio scrive al Municipio di Udine, pregandolo di togliere l’intonaco alle absidi e alle muraglie d’ antica costruzione, lasciando vedere le antiche strutture, che ne renderebbe molto più pittoresca la vista dal giardino e dalla spianata del castello. CHIESA S. PIETRO MARTIRE. Un salvatore non ringraziato. — Uno dei soliti salvatori dei monumenti antichi, scrisse che nei ristauri fatti alla chiesa di S. Pietro martire era stata tolta la porta del Rinascimento, e sostituiti gli stipiti con massi di pietra vicentina. La porta di S. Pietro martire era stata scambiata colla porta dell’ Ospitale vecchio, del Gag-gino, trasportata dal Municipio al Museo per preservarla da ulteriori danni. Soffitto del Baldissini. - Poiché, nel maggio 1908, cadde un pezzo d’intonaco si credette in pericolo il soffitto dipinto dal Baldissini nel 1745; ma il pericolo fu escluso. CHIESA PARROCCHIALE DI S. GIACOMO. Cappella del suffragio - Decorazione moderna. - La Fabbriceria domandò di pavimentare a nuovo e decorare con pitture moderne la cappella del Suffragio annessa alla chiesa parrocchiale di S. Giacomo, perchè le Fabbricerie trovano facilmente denari per queste novità, ma quando si tratta di conservare un monumento antico, denari ne trovano assai difficilmente. Il progetto inviato al Ministero fu da questo accolto, non essendo la cappella del suffragio iscritta tra gli edificii monumentali. Fuori di Udine, nel Distretto. SCOPERTA D’ANTICHITÀ. Furono scoperte urne di terracotta e pietra, ed oggetti di bronzo diversi a S. Gottardo, frazione del comune di Udine ; tombe romane a Lavariano in comune di Mortegliano ; monete romane a Tavagnacco e a Reana del Rojale. - 205 -