CASE E PALAZZI MONUMENTALI. L’ Ufficio ha fatto intimare le notificazioni d’ importante interesse ai proprietari delle case e palazzi monumentali, e dovette in questa occasione deplorare una volta di più la mania di cambiare i nomi delle vie, perchè i mutamenti hanno reso più difficile l’identificazione degli edifici. Case in via Dante, N. 10 e 12. Validità delle notificazioni d’importante interesse. - Il proprietario delle case in via Dante ai n. IO e 12, dichiarate monumentali solo pel portico del secolo XIII, chiede - IO luglio 1910 - che la notificazione intimatagli a sensi dell’art. 5 della legge 20 giugno 1909 n. 364, sia limitata ai due portici, e nello stesso tempo esprime il dubbio sulla validità della notificazione, perchè nell’art. 5 della detta legge è detto che questa sarà fatta secondo le norme del regolamento, che non esiste ancora. L’Ufficio risponde che quando il proprietario d’un edificio è avvertito che questo è posto sotto la tutela governativa, non può più dire che ignorava che avesse un valore artistico o storico, e lo scopo della legge di distruggere l’eccezione della buona fede, è ugualmente ottenuto. Casa n. 2 in piazza del Duomo. - L’ Ufficio scrisse al R. Prefetto, pregandolo di notificare all’ amministrazione dell’ Orfanotrofio di S. Maria delle Grazie, che la facciata interna trecentesca della quale non si troverebbe in Padova altro esemplare, deve essere conservata senza mutamenti, ove non sia ottenuta l’autorizzazione ministeriale. Bottega sotto il palazzo Comunale. — Le colonne di marmo greco e i capitelli bisantini, furono manomessi dipinti e sciupati per collocarvi serramenti in ferro. L’Ufficio richiamò 1’ attenzione del Ministero su queste continue manomissioni, che si vanno ripetendo, sia per insufficienza della legge, sia per l’indifferenza di coloro, che son chiamati ad eseguirla. Casa in via Cassa di Risparmio. Conduttura elettrica. - Denunciato il fatto che sulla facciata affrescata di questa casa furono infissi parecchi sostegni di conduttura elettrica, guastando in più luoghi il ricco fregio policromo, e attraversando la facciata stessa con tre grossi cavi, l’Ufficio ha scritto al Municipio, e al Prefetto, domandando che il danno fosse rimosso, ricordando che il Consiglio di Stato, a proposito delle mensole elettriche, poste sulla ex Scuola della Carità, ora RR. Gallerie di Venezia, riconosceva la facoltà d’impedire le mensole elettriche sui monumenti e di farle anche togliere, ov’erano state poste (v. Provincia di Belluno, Casa Zucco, v. Provincia di ‘Padova, Chiesa S. Sofia). Casa Fontana in via j4rena. - La Commissione provinciale fu invitata il 3 febbraio I 905, a dare il suo voto sulla domanda di demolizione di questa casa per ampliamento della Scuola d’applicazione degl’ingegneri. La casa non fu però demolita. Palazzo ylngeli. — L Ufficio scrisse il 31 dicembre 1909 al Municipio per domandare s’era vero che vi fosse il progetto di demolire il Palazzo Angeli in Prato della Valle, iscritto nell’ elenco degli edifici monumentali. Il Municipio rispose che nessun progetto era stato sino allora compilato, e che quando gli studi sull’argomento saranno ultimati, e dato che il progetto che sarà presentato comprenda la demolizione dello stabile di cui è proprietario al Municipio, questo non mancherà di ottemperare alla legge. Palazzo del Monte Vecchio ora Banca Cooperativa popolare. - Iscritto nell’elenco degli edifici monumentali. Si fecero nel 1905 ristauri che ne alterarono la facciata, senza presentare il progetto relativo, in base all’ autorizzazione avuta dal Prefetto, che la diede sulla dichiarazione favorevole dell’ ispettore onorario. E una prova di più della facilità con cui si confondono le Autorità preposte ai monumenti. 156 -