ad accomodamenti parziali che costarono L. 773. - Ad eccezione di questi piccoli lavori urgenti o già in corso d esecuzione, le opere previste nella perizia pel ristauro generale assorbirono tutta l’attenzione dell’ Ufficio. Solo quando i lavori di ristauro generale erano molto avanzati, sì da vederne la fine, si potè pensare ad altro. Sala Bessarione. - Questa Sala, che anticamente com’è detto più addietro, serviva anch’essa da Sala d’armi, come quelle più note del piano superiore, era stata decorata con un soffitto dipinto da Paolo Veronese rappresentante "La Visita dei Magi", che trovavasi nella chiesa demolita di S. Nicolò della Latuga ai Frari, dove ora è l’Archivio di Stato. Poiché le R. R. Gallerie già possedevano gli scompartì che facevano corona al quadro di Paolo Veronese, meno uno che trovasi a Vienna ; e dell’altro canto il dipinto isolato non aveva alcun legame reale col Palazzo Ducale, 1’ Ufficio non ebbe difficoltà a cederlo alle R.R. Gallerie, sostituendo un soffitto gotico in legno a semplici riquadri, simile ad altro esistente nel Palazzo Ducale. Fu chiusa l'apertura fatta in epoca non lontana, nel muro che divide la Sala Bessarione dalla Quarantia Civil vecchia, e ricostruito il muro come doveva essere Sala degli Scarlatti. - In questa Sala degli Scarlatti che fu detta anche la stanza da letto del Doge perchè il soffitto è formato in modo da parere un principio d’alcova, e si favoleggiò che da un finestrino ivi esistente la terribile oligarchia facesse spiare i sonni del Doge ; ma che vecchi documenti pubblicati dal Lorenzi chiamano Sala degli Scarlatti, e la logica esclude che il Doge si mettesse a dormire tra il vestibolo e la Sala dello Scudo, eh’ era Sala d’udienza, mentre è naturale, che tra il vestibolo e la Sala d’udienza ì personaggi che dovevano accompagnare il Doge indossassero le toghe scarlatte ; in questa sala degli Scarlatti furono rimessi a posto gli stalli trovati nei depositorii del Palazzo, colla prova scritta della loro originaria destinazione, che non fanno pensare del resto all’addobbo d’una camera da letto (fig. 16). Ma coloro che sostengono che fosse camera da letto, non dicono che sia stata sempre tale ; e nessuno dice quando il Doge abbia pensato di mettersi a dormire in luogo così incomodo, e così esposto. Sala d’ armi. - Contorni architettonici porte e finestre. Spese L. 1933.63. Locali dell Ufficio. — Occupano ora tutti i locali sulla loggia verso il Molo e in parte quelli, già della Biblioteca Marciana, sul rivo di Canonica. Gli antichi locali dell’ Ufficio sono messi in comunicazione coi nuovi mediante 1’ an- - 25 - ili vi lenivi Fig. Il - Muro a pian terreno verso il Molo dell’ ex Magistrato delle acque. Fig. 10 - Sala dello Scrutinio.