appartenente al Municipio, fu rimesso in luce nel dicembre 1904, levando 1’ intonaco, un affresco trecentesco rappresentante le tentazioni di S. Antonio, tutto picchiettato e martellato, di fronte ad altro affresco rimesso in luce parecchi anni prima e molto meglio conservato. Il locale presentava screpolature ed aveva bisogno di ristauro. 11 Municipio chiese un sussidio che 1’ Ufficio, per la condizione del bilancio non potè dare. Siccome il Municipio pareva ben disposto, 1’ Ufficio scrisse al Ministero, pregandolo di autorizzare, in occasione del ristauro, 1 apertura della porta e finestre originarie, delle quali si conservano le traccie. 11 Municipio ha tal fretta che sia dato il permesso, che il Ministero lo accorda telegraficamente. Due anni dopo però non è fatto ancor nulla. Il Municipio, interrogato, risponde che per ragioni imprescindibili di bilancio ha dovuto sospendere il lavoro, e poiché 1 ex Oratorio di S. Antonio è destinato ad essere ufficio di direzione del Ginnasio, bisogna otturare i fori esistenti, anziché aprirne di nuovi. Dato che queste sieno buone ragioni perchè tanta fretta due anni prima di domandare 1’ autorizzazione di aprire nuovi fori ? Nel 1910 fu detto che l’ex Oratorio di S. Antonio, da luogo di residenza della direzione del Ginnasio doveva essere ridotto ad aula scolastica. Siccome 1’ esperienza insegna come stieno male insieme affreschi e scolaretti, l’Ufficio chiede in seguito informazioni al Municipio, il quale risponde che questa intenzione non 1’ ha, ma, se ce l’avesse, avviserebbe 1 Ufficio per chiedere 1’ autorizzazione. CASE DIPINTE A BASSANO. L’ Ufficio ha dovuto occuparsi più volte delle case dipinte a Bassano con successo non più soddisfacente che altrove. Nell’agosto 1904 l’Ufficio, scrivendo al Municipio, osservava che gli affreschi dipinti sulle case di Bassano furono in passato relativamente conservati perchè difesi dai tetti sporgenti, per cui sarebbe da mantenere e da rinnovare le antiche coperture, perchè ora le tavole marcite minaccian rovina e le tegole smosse lasciano filtrare l’acqua piovana. Il mantenimento o il ristauro delle antiche coperture non porterebbe grande spesa, e i proprietari dovrebbero avere tutto 1’ interesse di conservare a sè e al paese, le belle facciate affrescate. CASA BONAMICO IN PIAZZA DEL TERRAGLIO A BASSANO. L’ Ufficio propose, e il Ministero consentì, che fossero autorizzati i lavori di ristauro chiesti dai proprietari senza alterarne la facciata. CASA MICHIEL TRA PIAZZETTA MONTEVECCHIO E PIAZZA VITTORIO EMANUELE A BASSANO. Questa casa iscritta fra gli edifici monumentali aveva bisogno di ristauri urgenti. L’Ufficio suggerì d’eseguire il ristauro, in modo da salvare la statica, senza compromettere 1 estetica, e così i lavori furono autorizzati. EX CONVENTO S. FORTUNATO IN BASSANO. Il proprietario aveva offerto nel novembre 1909 alla Soprintendenza delle RR. Gallerie in Venezia, gli affreschi dell’ ex chiesa e convento di S. Fortunato per L. 65000, niente meno. Il - 320 -