Campana del 1602. — Alla domanda di rifondere la campana del Pesenti, colla data del 1602, la Commissione provinciale, rispose favorevolmente, purché ne fosse fatto un calco da conservarsi nel Museo civico, e fosse conservato pure nel Museo il frammento col nome del Pesenti e la data. Fornace. - Fu dato il permesso di costruire una fornace a debita distanza, senza pericolo d’incendio, e neanche di fumo per la chiesa. Ridoratura d altare. — La Commissione provinciale - aprile 1910- diede voto contrario alla domanda dei frati di S. Bernardino, di ridorare un altare in marmo scolpito. Ex convento. A. ffreschi del Morone. — L’ ex convento di S. Bernardino venduto al padre Quaggetto colla condizione di lasciar visitare dal pubblico la sala detta del Morone, per gli affreschi di questo pittore, presentò precisamente in questa sala crepacci che tendono ad allargarsi. L’Ufficio invitò il Municipio a mettersi d’accordo col padre Quaggetto per fare i lavori occorrenti, e il Municipio risponde 3 novembre 1905 aver fatto 1’ eccitamento richiesto, e nel caso che questo non avesse effetto, provederebbe a termini del contratto. ‘J^istauro al tetto. - 11 Municipio scrive il 1 6 luglio 1906 che per urgenza, in seguito al nubifragio del 25 giugno, ha deliberato d’ini-Fig. .173 - S. Giovanni in Valle. Chiostro prima del ristauro. Ziare il ristauro a CariCO del fondo comune. Il Ministero approva la perizia di L. 9571.65, da eseguirsi col fondo comune. Esaurita la perizia di L. 9571.65, 1’ Ufficio presenta una perizia suppletiva di L. 6200, che fu pure esaurita sempre a carico del Ministero e del Municipio in giusta metà, coll’intermezzo, pur troppo periodico, dei versamenti in Tesoreria alla fine degli esercizi, prima cioè della notte mistica dal 30 giugno al 1 luglio, e dei tardi rintegri, che causano perdite di tempo dannose (fig. 172, 173, 174). Vasi romani. — II 29 maggio 1907 si scopersero frammenti di embrici e vasi romani, avanzi di una necropoli cristiana. CHIESA S. GIO. IN VALLE. - 274 -