Campanile. - Per le cattive condizioni del Campanile del 1 464, fu sospeso il suono delle campane. Sul progetto di spesa di L. 5000 fu chiesto il concorso dell’ Economato e della Fabbriceria che diedero risposte negative. 11 lavoro fu eseguito dal Municipio (fig. 54) sotto la sorveglianza dell’ Ufficio. Fu chiesto di suonar le campane nella festa della Madonna del Rosario, per 1’ assunzione al trono di Pio X già patriarca di Venezia, ma 1’ Ufficio non ha potuto dar voto favorevole. CHIESA DI S. FELICE. Gradinata. - Vedendo che s’ incominciavano i lavori, per rinnovare la gradinata senza averne chiesto l’autorizzazione, 1’ Ufficio senza aver nulla da opporre al lavoro in sè, scrisse tuttavia alla Fabbriceria di mettersi d’accordo colla legge. CHIESA DELLA MISERICORDIA. Cappella nuova. Monumento Malipiero. - 11 Rettore, desiderando aprire una cappella di fronte a quella dell’Addolorata, domandò di essere autorizzato a rimuovere il monumento Malipiero, per collocarlo nella Cappella erigenda. La domanda fu sottoposta alla Commissione provinciale. Sestiere di S. Polo. PONTE DI RIALTO. Ristauri. — Avendo il Municipio diffidato la ditta Dorigo proprietaria d’ una bottega sul ponte di Rialto a fare lavori di ristauro, l’avvocato della ditta credette di poter girare la diffida all’ Ufficio, perchè il ponte di Rialto è monumentale, l’Ufficio regionale è stato istituito per la conservazione dei monumenti, dunque I’ Ufficio deve pensare a fare i ristauri di cui hanno bisogno i monumenti. La cosa sarebbe troppo semplice, e, come le cose troppo semplici, non vera e pericolosa. Se si pensa che i monumenti iscritti sinora soltanto nel Veneto sono 1 1 1 5, si capisce quale enorme carico per lo Stato sarebbe l’assunzione di tutte le spese di ristauro. Lo Stato invece, per legge invigila perchè i monumenti sieno ristaurati secondo le buone regole, a carico dei proprietari ed utenti, e, solo nell’ impotenza di questi, può intervenire, talora con sussidi, talora coll’assunzione di tutta la spesa. Col fondo comune. — Il Municipio voleva dapprima che la spesa pel consolidamento del Ponte, si facesse sul fondo comune di un milione. L’ Ufficio aveva opposto che il Municipio avrebbe dovuto concorrere coi proprietari, come per il palazzo delle Procuratie vecchie ; che ad ogni modo, se il Ministero accettasse l’idea del Municipio di far gravare la spesa sul fondo comune, non si avrebbe mai potuto sgravarne del tutto i proprietari, senz’ andar contro ai principi adottati in questa materia. Il Ministero, approvando il progetto di consolidamento per L. 19000, aggiunse che 1’ esecuzione dev’ essere a carico del Municipio e dei proprietari delle botteghe. yiltarino a pie del ponte. — Da quest’ altarino è stato portata via la statuina della Madonna, eh' era male assicurata, e non si è saputo mai, per quante indagini sieno state fatte, dove sia andata a finire. Non si può dire che con questo furto il patrimonio artistico sia stato di molto danneggiato, ma si deve conchiudere che i ladri di oggetti d’arte, che riescono da un capo della - 75 -