A questo uopo 1’ Archivio di Stato cederà alla Fabbriceria la Sala dei testamenti che sarà divisa, per sicurezza dell’Archivio, dal locale sovrastante, con un solaio in cotto, a vòlte, com’era in origine. 1 locali del Capitolo saranno destinati a raccogliere gli arredi sacri, ed altri oggetti d’arte della chiesa, ed alla cancellata che lo dividerà dal chiostro provvederanno il Ministero e la Fabbriceria. Alla costruzione del nuovo magazzino da cedere alla Fabbriceria concorreranno il Ministero dell’ Istruzione per 1 In, quello dell’ Interno per 'I3. La scuola di S. Rocco consente alla demolizione parziale del magazzino di legnami di sua proprietà, mantenendo il cortile scoperto sino alla distanza di cinque metri dal muro perimetrale dell’Archivio ; ricevendo in compenso, dal Demanio, altro locale a pian terreno. Monumento Bon. Fin da quando 1’ Ufficio volle che fosse consultato il Consiglio degli Accademici sul muro dipinto a fresco che divide la navata destra dalla Sagrestia, in condizione statiche così gravi, che si temeva dovesse essere demolito, e che fu invece assicurato mediante archi di scarico, fu chiesto il ristauro del monumento in terra cotta a Pacifico Bon, appoggiato appunto a quel muro. Il monumento già ristaurato nel 1896, ricollocando la testa del Redentore, ed altri frammenti caduti, ebbe un nuovo ristauro nel 1908 colla spesa di L. 878.79 che si prelevò dalla tassa d’ingresso della chiesa. Illuminazione elettrica. — Per l’urgenza di compiere i lavori di ristauro per l’inaugurazione della ricostruzione del campanile di S. Marco - 25 aprile 1902 - si è introdotta l’illuminazione elettrica da pagarsi, per l’eccezione appunto dell’urgenza dei lavori, sulla tassa d’ingresso della chiesa. CHIESA S. TOMA. Durante i ristauri dei Frari, i quadri più preziosi furono trasportati in chiesa S. Tomà, per difenderli dalla polvere. Collo stesso biglietto, si ha l’accesso in chiesa dei Frari come a S. Toma. In questa chiesa è ora raccolta una vera Galleria d’arte e il Soprintendente delle R. Gallerie se n’ è preoccupato, di fronte ai furti d’oggetti d’arte che si vanno moltiplicando. In fatti la chiesa di S. Tomà è nella condizione stessa, nella quale era prima la chiesa dei Frari e tante altre chiese, che sono veri Musei, e per le quali lo stesso Soprintendente delle RR. Gallerie ha compilato il progetto che fu poi approvato dalle Commissioni provinciali della Regione, nel desiderio d’impedire i furti nelle chiese. L’Ufficio scrisse al R. Prefetto e alla R. Questura pregando d’intensificare la sorveglianza. La proposta di mettere un guardiano a dormire in chiesa sarebbe buona se non sollevasse una formidabile interrogazione : Chi lo paga ? Furono ristaurate due tele di Domenico Tiepolo, ch’erano prima a S. Polo poi trasportate ai Frari, ed ora a S. Tomà, colla tassa d’ingresso della chiesa. CHIESA S. POLO. Campanile. — La Fabbriceria della chiesa parrocchiale dei Frari aveva provveduto sin dal marzo 1909 al ristauro dei guasti rilevati in un lato dal campanile, non credendo di doverne chiedere 1 autorizzazione. Più tardi però, meglio avvisata, dovendo riparare la scala di legno, chiese l’autorizzazione. Gli agenti della Società elettrica, senza avvertire nessuno, incominciarono a lavorare per l’ap- - 95 -