CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA VULGO GESUITI. Questa chiesa, come quasi tutti gli edifici monumentali, fu posta in osservazione nel 1902. Sebbene il sopralluogo fatto allora conchiudesse in via assoluta per il ristauro generale, non si può negare che relativamente le condizioni della chiesa e del campanile siano abbastanza buone. Il Rettore, diffidato dal Prefetto a fare i lavori, girò la diffida all’ Ufficio, il quale rivendicò a sè come sempre la facoltà di scegliere il come e il quando dei ristauri da fare, secondo l’importanza del monumento, 1’ urgenza dei bisogni, e il concorso degli interessati. Ora in questo caso non v’era 1’ urgenza e mancava il concorso. L’ Ufficio confortò la sua tesi presso il Ministero e Io pregò di sollecitare i concorsi dal Ministero di grazia, giustizia e culto, e del Demanio, per quanto quest’ ultimo si trinceri dietro la normale N. 180, per la quale esso non crede dover pagare nulla come proprietario dei monumenti quando non è utente, e 1’ effetto è stato pur troppo quale si temeva, cioè negativo. Al Rettore era stata fatta da un ricco straniero la proposta di comperare il quadro del Tin-toretto in Sagrestia, rappresentante la Circoncisione, al prezzo di L. 80000, che avrebbe servito pei ristauri da fare. Siccome per legge il dipinto è inalienabile, eccetto il caso di vendita ad un Museo dello Stato, il Ministero, su voto conforme dell’Ufficio, respinse la domanda. Inoltre, riconosciuto che il quadro era demaniale, fu consegnato alle RR. Gallerie, per cui la chiesa restò senza il quadro e senza il prezzo. II Ministero però insistette presso 1’ Ufficio, perchè compilasse un progetto pei lavori più indispensabili. Nell’ agosto 1907, essendo caduti alcuni pezzi di stucco dalla cornice, 1’ Ufficio fece a carico del Ministero gli assaggi. Presentò quindi per riparazioni al soffitto un progetto di spesa di L. Il 50, sul quale il Rettore concorse con L. 200, il Municipio con L. 150, il Ministero con L. 800. I lavori furono eseguiti. Nel 1902, per ristauro alle vetrate, il Ministero ha pagato L. 1878.45, col concorso di L. 800 dall’Economato ; nel 1910, il Ministero pagò L. 100. CHIESA SS. APOSTOLI. Scoperta di un affresco. - In occasione dei lavori fatti nella cappella di S. Sebastiano a destra della maggiore per collocarvi un busto di Pio X opera dello scultore Guido Giusti, fu scoperto sotto l’intonaco un affresco del trecento sulla parete destra, rappresentante in alto la deposizione di Cristo dalla Croce, e nella parte inferiore Cristo deposto e le Marie. L’ affresco fu trovato in buono stato di conservazione, e il lavoro di pulimento fu eseguito dal pittore Bonomi. Il Ministero pagò L. 150, la Fabbriceria L. 350. Il muro però dove fu scoperto l’affresco, era in cattive condizioni di manutenzione, e fu riparato dalla Fabbriceria, la quale pretendeva a torto, essendo lavoro di manutenzione, che la spesa spettasse al Ministero. Questo ha conceduto un sussidio di L. 400 su proposta conforme dell’ Ufficio. Dopo la scoperta dell’ affresco si dovette mutare il luogo per la collocazione del busto di Pio X, e per questo fu convocata la Commissione provinciale, la quale diede il voto per la Cappella del Santissimo, a sinistra della maggiore, ove ora si trova. Cappella Corner. - L’ Ufficio ha presentato al Municipio, perchè assuma la metà della spesa sul fondo comune di un milione, la perizia di L. 15 490 per ristauro della Cappella Corner del Rinascimento. - 70 -