Alle suore, nuove proprietarie dell’ex convento delle Orsoline, fu intimata la notificazione di importante interesse. 11 contratto fu approvato. Vendita statue. — Essendo corsa voce di vendita di statue appartenenti all’ ex convento delle Orsoline, ad un antiquario di Venezia, l’Ufficio ne avverte la direzione delle RR. Gallerie trattandosi d affare di sua competenza. CHIESA DI S. FRANCESCO A CIVIDALE. La Fabbriceria presentava nel 1902 un progetto, secondo il quale si avrebbe dovuto riaprire le lunghe finestre originarie, cinque al lato sud, una nel piano della crociera, due dietro l'altare ; riallungare quattro finestroni, due nell’abside maggiore, due nella cappella laterale e chiudere una finestra barocca. La Commissione provinciale, favorevole al progetto della Fabbriceria, propose che fosse ristau-rato il fregio dipinto che ricorre sulla facciata interna della chiesa. L’ Ufficio approvò il progetto della Fabbriceria, coll’ aggiunta della Commissione provinciale, chiese l’autorizzazione al Ministero e propose, sulla spesa prevista di L. 1300 un sussidio di L. 500. Il Ministero approvò, ma la Fabbriceria non ha eseguito ancora ì lavori da lei proposti. CHIESA DI S. MARIA DI CORTE. Nella chiesa di S. Maria di Corte, esistente sin dal 1122, ingrandita col Coro attuale nel 1650, si scoperse nell’agosto 1902 un affresco con una figura che potrebbe essere il Redentore, e potrebbe anche essere il Padre Eterno. Così scrive il relatore, per dinotare forse quanto sia arduo leggere certi affreschi antichi di scopertura recente. La Fabbriceria ha avuto cura di coprire l’affresco appena scoperto con un portello mobile a libro. Ai lati dell’affresco stavano due altarini del Rinascimento, che furono trasportati sotto due arcate cieche dei muri dell’unica navata, uno di fronte all’altro, sopra proporzionato rialzo. Sopra un altare fu posta una Pietà, sull’altro una S. Agnese, che il parroco voleva vendere perchè, a suo dire, scandalizzava i fedeli, e che, attribuita sul luogo a Paolo Veronese, era invece di un pittore cividalese, che fioriva nel 1561. Di più si è dato alla chiesa una tinteggiatura nuova e la facciata fu ridipinta ad olio ; tutto senza chiederne l’autorizzazione, solo perchè la chiesa non era iscritta nell’ elenco degli edifici monumentali. Il Ministero vuole che si avverta la Fabbriceria che, sebbene la chiesa non fosse iscritta nel-l’elenco dei monumenti, doveva chiedere l’autorizzazione prima di fare queste novità. L’ispettore onorario, ora defunto, disse che i lavori furono fatti a sua insaputa, e lo seppe quand’ erano già eseguiti ; che, sebbene la chiesa sia in origine antica, le traccie del duecento scompaiono sotto le muratura del seicento ; che la tinteggiatura ad olio non disdice alla facciata moderna ; che la vendita del quadro attribuito a Paolo, non fu effettuata. La Fabbriceria chiese la sanatoria, la quale, considerando che la chiesa, sebbene antica in origine, non può dirsi monumentale nelle sue condizioni attuali, fu accordata. Chiesa di S. ‘Pietro in Volti. — L Ufficio propone, e il Ministro approva, un sussidio di L. 100, per la costruzione d una vetrina per conservarvi il lenzuolo ricamato della Beata Giuliana Boiani, opera preziosa del secolo XIV. - 212 -