Nel Distretto di Castelfranco. CASTELLO DI CASTELFRANCO. Il Municipio - 21 luglio 1 902 - chiede di abbattere il cupolino sovrapposto alla torre detta dell’ orologio, o torre massima del castello, essendo il cupolino d’epoca posteriore alla torre, non rispondente alla stessa, e costituente un pericolo per la pubblica sicurezza. L’ Ufficio non si oppone all’ abbattimento : ma aggiunge che se, come il Municipio ha dichiarato, esso raccoglie i fondi pel ristauro, il progetto dovrà sempre ottenere l’approvazione del Ministero. Il 12 maggio 1906, il Sindaco scrive infatti che la torre massima ha assoluta necessità di ristauro. L’Ufficio risponde che, sebbene il cupolino sia un aggiunta posteriore alla costruzione della torre, non è il caso di rifarlo come si suppone che fosse in origine, non essendovi documenti che provino com’ era realmente, col pericolo di fare una falsificazione. Accetta dunque la demolizione del cupolino perchè così non può durare, ma per rifarlo com’ è adesso. Propone però di togliere ciò che fu aggiunto in epoca recente che sieno tolte, cioè, le merlature che ora ricingono la sopraelevazione, che sia tolto il rivestimento a marmorino, sostituendolo con una riboccatura fatta con calce idraulica ; che si collochino semplici pilastri angolari in muratura, legati da ferri cilindrici, a difesa di coloro che salgono sulla terrazza. Queste condizioni sono dal Municipio accettate. Il 12 ottobre 1906, 1’ ingegnere municipale scrive che ha fatto demolire il cupolino e 1’ intonaco a marmorino, lasciando scoperti i mattoni. I lavori furono eseguiti sotto la sorveglianza dell’ Ufficio, e il Ministero su proposta dell’ Ufficio pagò L. 800 a titolo di contributo. Il Municipio chiese poi nuovo sussidio che non fu accordato. MURA DI CASTELFRANCO. II 23 gennaio 1 906 1’ Ufficio scrive al Municipio che certi tratti di mura minacciono rovina, che grossi mattoni e sassi si staccano per effetto del gelo dal cammino di ronda, minacciando la pubblica incolumità. Si riconosce pure dal Municipio la necessità del ristauro e l’ufficio invitò il Municipio a compilare il progetto conforme alle idee concordate. Costruzioni presso le mura. - Il 14 marzo 1903 il Municipio comunica l’ampliamento d’ una fabbrica di liquori addossata alle mura, perchè queste, come altre mura monumentali, sono usufruite o piuttosto usurpate da privati per abitazioni ed usi industriali. L’Ufficio chiese la demolizione della costruzione, come s’ oppose pure alla domanda di costruzione d’un camino in mattoni, consentendo invece alla costruzione d’ un fumaiuolo all’ angolo sud-ovest perchè meno visibile. Su altra domanda d’altro proprietario d’ una casa già costruita sulle mura, per ristauro della grande apertura, che trovasi nelle mura di ponente a 28 metri circa della torre angolare nord-ovest col permesso di usufruire della torre di ponente, 1’ Ufficio non si oppose, purché il ristauro fosse fatto dal proprietario senz’ alcun concorso governativo. Il dott. Giordano Ruzza possiede presso le mura un fabbricato che intende modificare. L’Ufficio mandò la domanda come il solito alla Commissione, la quale non ha ancora risposto. Il proprietario delle mura. - Il Municipio di Castelfranco ha ammesso d’ essere il proprietario delle mura lagnandosi delle usurpazioni dei privati. - 189 -