L’Ufficio scrisse al Municipio, sostenendo la tesi già vinta presso la Commissione provinciale che asportare dal suolo una vera da pozzo equivaleva all’ asportare un oggetto infisso da una facciata ; questione che aveva importanza colla legge 1 2 giugno 1902 n. 185 e non ne ha più colla legge 20 giugno 1909 n. 364 che non distingue tra oggetti esposti alla pubblica vista ed oggetti esistenti nell’interno dell’edificio, ma tutto subordina, per gli oggetti di proprietà privata, alla intimazione della notificazione d’ importante interesse. ‘Vera da pozzo in Corte del Pestrin a S. diaria Formosa. - In aprile 1906 l’Uf-ficio richiamò l’attenzione del Municipio sulla vera bizantina in Corte del Pestrin, situata nella Corte d’ una latteria aperta al pubblico ed ha fatto intimare al proprietario la notificazione d’importante interesse. 'Vera da pozzo in Campo S. Qio. e Paolo. - Ripetutamente 1’ Ufficio ha dovuto raccomandare i monelli alle guardie di città e ai vigili per impedire i loro vandalismi contro questo bellissimo puteale del Rinascimento. ‘Vera da pozzo ai nn. 1268-1270 in Calle S. Domenico. - L’ Ufficio ne riconobbe l’antichità senza pregio speciale. Linea prospettica. Avendo il locale Ufficio del Genio per la marina proposto per ragioni statiche, la demolizione dell’ultimo piano del fabbricato a S. Biagio, già magazzeno delle farine della repubblica, che ora serve d’Asilo ai senza tetto, 1’ Intendenza di finanza, avuto riguardo alla sua ubicazione, considerando che colla sua mole completa la linea prospettica della Riva degli Schiavom, domandò l’avviso deH’Ufficio, il quale per le ragioni addotte dall’ Intendenza, si oppose alla demolizione parziale progettata, chiedendo che sia altrimenti provveduto alla sua consolidazione. Bifore demolite. — Durante i lavori di ristauro della facciata sul rio di S. Gio. Laterano ai n. 5123-24, vennero in luce bifore interessanti di costruzione antica, e I’Ufficio pregò il Municipio di far sospendere ì lavori, ma questo rispose che la domanda di sospensione venne quando la demolizione delle bifore era quasi compiuta, domandando comunicazione delle fotografie dei rilievi fatti dall’ ispettore di Chioggia, prof. Naccari. Jlffresco. - La casa famosa detta dell’Angelo pel tabernacolo con un angelo scolpito sulla facciata prospiciente il rio del Rimedio, la quale contiene traccie d’affreschi attribuiti al Tintoretto, ha reso necessario l’intervento dell’ Ufficio, in occasione d’una licenza municipale per rinnovamento d’intonaco, accordato senza interrogare l’Ufficio, mentre pure il Municipio ha la lodevole consuetudine di domandarne sempre il nulla osta. L’ Ufficio, sebbene tardi intervenuto senza sua colpa, ha fatto quanto era in lui per tutelare i pallidi resti della bellezza da tempo svanita. CHIESA S. PIETRO. Pistauro cupola. - Sin dal 20 novembre 1902 sono denunciati guasti alla cupola e la Chiesa domanda un progetto di ristauro all’ Ufficio regionale, che, ricordando la circolare ministeriale 30 luglio 1902 N. 13036, prega la Fabbriceria di far compilare il progetto da un professionista privato, avendo il personale tecnico tutto impegnato in altri studi e lavori, e la Fabbriceria presenta un progetto di L. 1467.33. Non essendo però questo ritenuto sufficiente, 1’ Ufficio compila più tardi due progetti, uno per ristauro generale della copertura plumbea della cupola per L. 7447, 1’ altro per riparazioni parziali e rinnovazione di alcune lastre di piombo di L. 800. Il Municipio, che prima non voleva comprendere questo lavoro tra quelli che gravavano il primo fondo comune di L. 600000 per monumenti veneziani, acconsente per ultimo a impegnarsi per la metà. - 46 -