PROVINCIA DI PADOVA. In Città. SALONE DELLA RAGIONE. Commissione provinciale. - La Commissione provinciale pei monumenti di Padova si è lagnata di non essere consultata abbastanza dall Ufficio dei monumenti, il quale crede che il lagno sia dimostrato infondato da questa stessa Redazione ; ma loda tuttavia la Commissione, per questa suscettività, che dimostra il vivo interessamento, che essa prende alla conservazione dei monumenti della Provincia. Affreschi. - Nell’ottobre 1907, la Commissione provinciale, sulla questione dei ristauri degli affreschi del gran Salone, approvò i criteri svolti dall’ ispettore Moschetti, che sono di pura conservazione e consolidamento, conformi alle buone regole del ristauro, facendo voti che i ristauri si facciano al più presto. L’Ufficio pregò il Ministero d’incaricare i professori Cavenaghi e Frizzoni di recarsi a Padova per esaminare gli affreschi e fare le proposte che crederanno opportune. 1 detti signori, dopo aver constatato che gli affreschi subirono in epoche diverse ritocchi considerevoli, vietarono qualsiasi ritocco, che scemerebbe ancor più l’autenticità delle pitture, ritenendo che converrebbe invece togliere le muffe che sono sparse sulle pareti, e fissare in qualche punto gli intonaci che minacciano di cadere. Hanno pure consigliato di studiare le cause dell’umidità e opporvi rimedio. Infine nulla hanno trovato a ridire sulla proposta dell’ispettore Moschetti che si facciano assaggi per tentare di scoprire gli affreschi originari, purché tale lavoro sia condotto colla massima cura, e dopo che si sarà proceduto ai più urgenti lavori di conservazione. La Commissione provinciale ha approvato i criteri esposti dai prof. Cavenaghi e Frizzoni. La Giunta municipale scrive in data 3 1 dicembre che seguirà le norme indicate, e domandò la restituzione della perizia dei lavori da farsi al coperto, necessari a togliere l’umidità, la quale non fu mai del resto inviata all’ Ufficio. Piano terreno. Mercato coperto. - Le volte laterali del piano terreno, occupate dal mercato dei polli e di frutta, come la volta centrale ridotta a magazzini e botteghe, erano in uno stato indecente, contrario all’igiene, come al decoro del monumento. La Giunta Municipale, già prima del 1902, aveva fatto compilare un progetto, per ridurre il piano terreno a mercato coperto, proponendosi di rispettare nell’edificio monumentale 1’ estetica e la statica. L’Ufficio ha mandato nel marzo 1902 il progetto al Ministero, approvandolo in massima con alcune limitazioni e riserve. Eseguito il progetto, l’Ufficio dovette protestare - ottobre 1905 - contro l’antiartistica disposizione dei banchi. I cancelli delle scale furono fatti in acciaio fuso, contro il parere dell’ Ufficio che li voleva in ferro battuto. Conduttura elettrica. - La Società Adriatica di Elettricità comunica il progetto d una conduttura elettrica per illuminare i negozi del pianterreno. L’Ufficio, tra i progetti presentati, scelse quello accettato dal Municipio, ricordando però che i permessi di questo genere devono essere sempre chiesti al R. Prefetto, il quale, quando si tratta di edifici monumentali, deve interrogare l’autorità preposta ai monumenti. 153 -