Spettacoli di beneficenza. — Per beneficenza, e per un’eccezione ch’è diventata la regola, malgrado le opposizioni dell’ Ufficio, si diedero tutti gli anni spettacoli di beneficenza anche di sera, con impianti d’illuminazione elettrica provvisoria, perchè la beneficenza è la parola magica che apre tutte le porte. L’Ufficio ha potuto ottenere soltanto che fossero bandite le costruzioni provvisorie addossate ai muri, limitando la decorazione alle piante ornamentali. Il 6 maggio 1910 l’Ufficio, appoggiandosi al parere del prof. Lori dell’Università di Padova, scrive al Ministero non essere pienamente sicuri gl’ impianti provvisori di illuminazione elettrica, e doversi invitare il Municipio a presentare un progetto d’impianto stabile, colle cautele suggerite dallo stesso professore. Ma 1 anno dopo — 23 gennaio 1911 — coll’assicurazione che il Municipio sta provvedendo all’impianto stabile d’illuminazione elettrica, si domanda un altro spettacolo di beneficenza coll’ impianto provvisorio, ben inteso in via d’eccezione. L’Ufficio domanda che vi sia almeno il collaudo del prof. Lori. E pel carnevale 1912 si domanda il solito permesso, ma questa volta coll’ impianto stabile. Furono dati spettacoli di diversa indole, ma specialmente gli Oratorii del Perosi. Gli spettacoli riuscirono in generale artisticamente bene, non tutti anche finanziariamente, tanto è vero che nel giugno 1907 si chiese il permesso di dare la Messa di Verdi, come spettacolo di riparazione benefica alla beneficenza mancata. Illuminazione elettrica interna ; a gaz esterna. - II 24 agosto 1911, il R. Prefetto, premesso che il Municipio stava provvedendo all’impianto stabile deH’ilIuminazione elettrica, presenta la domanda del Municipio stesso, di illuminare con quattro fanali a gas le loggie esterne e la scala. Il progetto approvato già dal Genio civile e dalla Commissione provinciale, ebbe pure l’approvazione dell’Ufficio. TORRE DELL’OROLOGIO. Essendo stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale la proposta di ristauro della Torre dell’Orologio in Piazza Unità d’Italia, già Piazza dei Signori, l’Ufficio scrisse in data 6 settembre 1909 al Municipio, ricordando che la torre è iscritta nell’elenco degli edifici monumentali, e non può essere ristaurata senza permesso del Ministero. Il Sindaco rispose che si trattava di pura e semplice manutenzione. TORRE MUNICIPALE. Essendosi accennato ad oscillazioni inquietanti della torre municipale, il Sindaco interrogato dal-l’Ufficio, mandò un rapporto del suo Ufficio tecnico, dal quale risulta che, sebbene il movimento delle campane produca uno sforzo enorme, la torre si può ritenere in perfetto stato di stabilità. PALAZZO DELL’ UNIVERSITÀ. Leone della Repubblica, già sulla fortezza di Legnago. - Nell’agosto del 1904 il Consiglio Accademico ha espresso il voto che, dovendosi demolire la fortezza di Legnago, il leone della Repubblica che vi si trova, sia collocato all’ ingresso dell’ Università, dove fu sempre un leone, finché durò la Repubblica. - 154 -