vuole il progetto che ha vagheggiato, e non quello che è stato compilato dall’ Ufficio, per cui questo è costretto a rispondere che se il parroco vuole un altro progetto se lo faccia fare, ricordandosi però che deve essere approvato dal Ministero. CHIESE DI CAMINETTO E CAMINO IN COMUNE DI BUDRIO IN PIANO. Il R. Prefetto comunica in data 13 luglio 1911, la relazione della Commissione provinciale sulla demolizione delle chiese di Caminetto e Camino nel Comune di Budrio in Piano. L’Ufficio risponde che non vede ragione d’impedire la demolizione della chiesa di Camineto, perchè nulla ha di notevole ; è il tipo comunissimo delle chiese delle vallate friulane ; è già diversa da quella ch’era in origine, e non ha alcun carattere pittorico. Vi sono bensì dentro oggetti che si devono conservare, trasportandoli altrove. Non così può dirsi della chiesa di Camino, ove 1’ abside è tutta affrescata, e gli affreschi sono ben conservati, meno quelli delle volte che vennero barbaramente ritoccati. Di più, da assaggi fatti qua e la, si ha ragione di conchiudere che anche 1’ arco sia stato affrescato. Prima che la nuova chiesa sia fatta, ci vorrà del tempo. Intanto la popolazione dovrebbe pensare a ristaurare la vecchia chiesetta per servirsene come oratorio. L’Ufficio è dolente di non potere per le condizioni del bilancio contribuire largamente, ma promette un sussidio d’incoraggiamento. Nel Distretto di Gemona. DUOMO DI GEMONA. Ristauri al tetto. — Per ristaun al tetto fu approvato il concorso del Ministro con L. 5000 in cinque rate annue. Il lavoro fu eseguito, quattro rate di L. 1000 furono pagate sul certificato di nulla osta rilasciato daH’Uffìcio e la quinta ed ultima sarà pagata nell’esercizio 1911-12, se i lavori, come si crede, saranno compiuti. Libri miniati. - L’ Ufficio deplora - 30 luglio 1903 - il modo con cui sono tenuti i libri miniati nel Duomo di Gemona. Invita la Fabbriceria a far costruire apposite vetrine, in una stanza ben custodita, che non presenti pericolo d’incendio. La Fabbriceria stette un pezzo a rispondere, tanto che dovette intervenire il Ministero; solo il 9 febbraio 1905 scrisse al Sindaco che si fece uno scaffale, nel quale furono riposti i libri corali miniati separati e rinchiusi, onde salvaguardarli dalla polvere, e che il locale dove si conservano fu munito di porte doppie. Appellò infine alla testimonianza del Sindaco, il quale scrive al Prefetto, che ha visitato insieme coll’ispettore onorario il luogo ove sono conservati i libri corali, ed entrambi hanno verificato che sono ben custoditi. CHIESA S. ANTONIO DI GEMONA. Altare D A ronco. - La Commissione provinciale, nella seduta del 1 ottobre 1907, aveva proposto la sanatoria per la costruzione d’un nuovo altare senz’autorizzazione, e il divieto di vendita - 214 -