credette che fosse da invocare l’art. 14 della legge 20 giugno 1909 N. 364, sugli ambienti monumentali. Sulla domanda del sig. Bonetti di erigere un fabbricato sull’area di sua proprietà, all’angolo delle vie Maggiore e Cappuccini, 1 Ufficio ripete che si deve invocare l’art. 14 suddetto. Tombe romane. — Avendo il Municipio conceduto l’area interna del castello degli Estensi, per un tiro al piccione, ed avendo perciò dovuto eseguire lavori provvisori sulla collina seminata di tombe romane, l’Ufficio non credette per questo di dover intervenire per proteggere il sonno dei romani antichi, che non fu del resto turbato. MUSEO DI ESTE. Fu inaugurato il 7 luglio 1902 nell’antico Palazzo dei duchi d’Este, dopo i restauri eseguiti sotto la direzione del-1’ Ufficio regionale. DUOMO DI ESTE. La tela del Tie-polo, che rappresenta S. 1 ecla, seguiva prima la curva dell’abside, poi fu stesa su telaio piano per togliere il contatto diretto col muro, e quindi il pericolo dell’umidità. La nuova disposizione della tela, per naturale restringimento del telaio, produsse pieghe ai lati e c~ „„ e-. n t . l a . rigonfiamenti nel basso. rig. I Zi) - tiste. Castello. 1 orre e porla che si deve ristaurare. ° Si rinnovò così il caso del S. Giorgio, in chiesa di S. Giorgio di Verona, e del S. Marco in chiesa di S. Marco di Pordenone (v. Provincie di Verona e Udine). Si era fatto un preventivo di L. 500 per rimetterlo com’ era prima, sul muro dell’ abside, seguendone la curva. Ma il progetto trovò ostacoli in opposizioni locali e precisamente in un voto del Consiglio comunale. CHIESA S. MARTINO DI ESTE. Campanile. — Fra i bisogni segnalati all’ Ufficio nei monumenti d’Este figuravano la scopertura dell’antiche incavallature del tetto della chiesa ed il robustamento del campanile di San Martino. Il 20 giugno 1908 fu annunciata la formazione d’un Comitato collo scopo di ristaurare razionalmente 1’ antica chiesa. Dal sopralluogo fatto dall’ Ufficio, si ebbe la conchiusione che la prima cosa cui si doveva - 170 -