chiesa di S. Zenone di Cerea, con minaccia di demolirla in caso di risposta negativa, il Ministero, in seguito al sopralluogo dell’ Ufficio, fa diffidare il Sindaco a termini dell’art. 1 1 della legge 12 giugno 1902 n. 185, allora vigente che vietava la demolizione o l’alterazione d’avanzi monumentali. Nell’agosto 1905 si forma nel paese un Comitato per fare i ristauri in base a un progetto di spesa di L. 5233.76, al quale il Ministero promise di concorrere con L. 1500 in due esercizi. 11 Comitato chiese nel 1910 di alzare la navata maggiore, riducendola alla forma che doveva avere un tempo e 1’ Ufficio, fatto eseguire un sopralluogo, rilevò la reale manomissione della navata della chiesa, della quale del resto fu esagerata 1’ importanza monumentale. CHIESA DI S. PIETRO IN VALLE IN COMUNE DI GAZZO VERONESE. v L’ antichissima chiesa è eretta sopra un rialzo. E un interessantissimo monumento poco conosciuto costrutto con materiale romano. Avendo il parroco fatto lavori di sterro, 1’ architetto Da Lisca, coll’approvazione dell’Ufficio, scrive che si deve vedere se l’asporto della terra possa recar danno, e se nel terreno che si va scavando vi sieno avanzi che possano aver valore per l’arte e per la storia. CASA GUERRA A S. PIETRO IN VALLE, COMUNE DI GAZZO VERONESE. Madonna donatellesca. - L’ Ufficio ha fatto i passi opportuni per la conservazione d una Madonna donatellesca infissa sulla facciata, che il proprietario diceva insicura dei ladri. La Commissione provinciale, nella seduta del 1 novembre 1903, dichiarò che la Madonna deve restare dov’è, provvedendo alla necessaria sorveglianza, quando non possa esser venduta ad un Museo. CHIESA PARROCCHIALE DI GAZZO VERONESE. Mosaico. — L’ispettore Gerola comunica che in un assaggio praticato nella chiesa parrocchiale di Gazzo veronese, venne in luce un pezzo di mosaico, facente parte dell’ antico pavimento della chiesa, la quale è una delle costruzioni romaniche più complete della provincia. Nel Distretto di S. Pietro Incariano. PALAZZO DEL COMUNE A S. PIETRO INCARIANO. È inscritto nei monumenti, ma la sua importanza artistica è relativa. Il Ministero, sul voto conforme dell’ Ufficio e della Commissione dei monumenti, permise che fosse collocato un orologio a suoneria sul frontone, colla condizione di evitare stonazioni di colore. TORRE ROMANICA DI SAN VITO DI NEGRAR. Preoccupata dalle voci d’ instabilità dell’ antica torre romanica di S. Vito di Negrar, e più dell’ intenzione manifestata dal proprietario di demolirla, la Commissione provinciale nella seduta del 22 ottobre 1908 lo invitò a non far nulla senza l’autorizzazione del Ministero, sollecitando l’esame dell’ ingegnere comunale, per conoscerne le condizioni statiche. - 293 -