di proposte e trattative di vendita di contorni di porte e finestre, di battenti di porte, di dipinti, di statue, di stemmi infissi. L’Ufficio raccomandò poi al Municipio la conservazione delle mura, e degli avanzi di torri che rendono Venzone così pittoresca. DUOMO DI VENZONE. LaOorì senza permesso. — Nell ottobre 1902 1 Ufficio venuto a conoscenza di dimostrazioni fatte contro il parroco di Venzone pei ristauri (dicevasi) eseguiti senza permesso, si rivolse all’ispettore onorario di Gemona, il quale rispose che 1 ristauri consistevano nella rimozione della balaustrata del presbiterio, pel trasporto a breve distanza dal fonte battesimale, e nelle modificazioni d’una scala in legno d’ accesso alla cantoria, scusando il parroco di non aver chiesto la debita autorizzazione colla buona fede, colla mancanza di valore artistico della balaustrata, colla convenienza di togliere un ingombro al passaggio e conchiudendo che tutte le modificazioni fatte non alterano l’aspetto del monumento. Il R. Prefetto poi, trasmettendo la lettera dell’ ispettore onorario, aggiunse che le dimostrazioni non erano fatte contro il parroco, ma contro quelli che lo accusavano. Lavori che non spettano al Ministero dell’ Istruzione. Il I 7 settembre 1903 la Fabbriceria pretendeva dall’ Ufficio l’esecuzione di urgenti lavori di riparazione in seguito a violenti uragani scatenatisi in quella stagione. L’ Ufficio rispose che i lavori da fare non interessano propriamente l’arte, ma riguardano la possibilità della chiesa di servire al culto. Devono pensarci quindi gli Enti, cui interessa che la chiesa sia aperta al culto : Economato, Fabbriceria, Parroco, Comune. Ad ogni modo vedrà, dopo avere esaminato i lavori da fare, se potrà intervenire in altro modo che coll’approvazione del progetto. Rimozione di oggetti d arte. - L’Ufficio crede di dover protestare il 13 giugno 1906, perchè il parroco ha trasportato senza autorizzazione alcune statue di legno dalla chiesa al locale ove si conservano le mummie (cioè i morti di Venzone mummificati dopo un certo tempo, per la qualità del terreno ove sono sepolti). In questo locale, ove furono trasportate arbitrariamente le statue, c’è pure un monte di ferri vecchi. L’Ufficio invitò il Municipio come giuspatrono della chiesa, a far rispettare la legge ed i morti. Domanda infine che sia levata l’erba dai muri della chiesa. Il parroco risponde che le statue furono trasportate provvisoriamente per motivi liturgici, non disse quali, sperando che il lettore, spaventato dalle parole, saltasse pensando : graecum est, non legitur ; che gli altri oggetti ammonticchiati, si trovano pure nel locale delle mummie provvisoriamente ; che l’erba dai muri l’ha sempre levata, e la leverà ancora. Nega da ultimo la Fig. 134 - Venzone. Duomo. Il campanile ristaurato dopo il fulmine. - 217 -