Dovendosi procedere ad un esame del sarcofago che sta sopra la mensa dell altare, e che racchiude i resti di S. Fosca, la martire ravennate, patrona della chiesa, si è chiesto 1 intervento dell’ arciprete, per la debita autorizzazione. Si erano fatti pubblici lagni per la poca pulizia dei monumenti di Torcello; si era parlato di tombe scoperchiate. L’Ufficio ha potuto rispondere che una sola tomba vi era colla pietra spezzata, ma non potè pur troppo negare che i monumenti di T orcello siano poco pulitamente tenuti. 11 14 ottobre 1909 il Ministero raccomanda che gli antichi monumenti di Torcello, testimoni delle origini di Venezia, siano ornati di pinus pinea, e di pinus maritima, che vivificano 1 estuario lagunare, invece di ailanti, e robinie, e che sia ampliata la zona di rispetto dei detti monumenti. Mazzorbo. CHIESA PARROCCHIALE. Fig. 100 - S. Fosca. Stato attuale dei ristauri. Il R. Prefetto comunica che il bassorilievo del secolo XIV (1363) nell’archivolto della porta ha bisogno di ristauro. L’ Ufficio, fatto un sopralluogo, risponde che al bassorilievo manca bensì una testa, e altri particolari di scultura, che non è permesso assolutamente rifare, e tutto il danno riparabile consiste quindi nella disgregazione degli stipiti dell’architrave. Basta per ciò riunirli e saldarli con buon impasto di malta e pietrisco; fattura che esige una spesa insignificante e, che spetta alla Fabbriceria. In seguito al negato sussidio da parte del Ministero, pel ristauro del campanile di Mazzorbo, non monumentale, ma che segna una linea simpatica nella prospettiva della nostra laguna, 1 Ufficio ha coadiuvata la buona volontà del parroco, perchè il ristauro sia fatto senza stonature assumendone la direzione gratuitamente. Nel Distretto di Dolo. VILLA NAZIONALE DI STRA. Poiché il Ministero aveva messo a disposizione dell Ufficio L. 16454.79, provenienti dagli affitti delle case adiacenti, dalla vendita all' asta dei mobili fuori d’ uso, e dalla vendita delle piante e fiori; e dall’ altra parte colla sola dotazione della Villa di 7000 lire si giunge appena a pagare gli operai del giardino e a supplire alle piccole spese di manutenzione; l’Ufficio, d’accordo col Ministero, aveva chiesto che anche per 1’ avvenire ì prodotti degli affitti delle case e della vendita di fiori e piante, che sono prodotti della Villa, e devono essere, per legge di contabilità, versati in Tesoreria, fossero dal Demanio reintegrati, ma non potè ottenerlo. Colla somma ad ogni modo messa a disposizione dal Ministero, e che non doveva essere da altre seguita, si fecero ristauri parziali, pur troppo insufficienti, mentre le Autorità locali vanno - 128 -