E ovvio comprendere a chi abbia dovuto fare livellazioni, che, se si avesse affidato alla carta i rilievi, risultavano non poche cause di dubbio. Fu pensato perciò d’ incidere sulle colonne e su pezzi di vivo da incassare sul muro, una linea e di apporvi pure incisa la data della eseguita operazione. Per semplificare i lavori non fu creduto necessario collegare fra loro le livellazioni dei vari edifici, nè riferirsi a punti fissi. Tale ommissione ha però ben piccola importanza, essendo che a noi quel che maggiormente preme conoscere è se alcune parti di un edificio si abbassano più che altre. Se per ipotesi un’ intera chiesa avesse ad abbassarsi uniformemente, ben poco importerebbe perchè le condizioni statiche non verrebbero per tal fatto a variare. Gli è precisamente in base ai risultati che ha dato ultimamente una verifica delle livellazioni, che furono impresi i robustamenti delle fondazioni all’angolo della crocerà verso la cappella S. Marco e l’angolo della crocerà a destra che mette al cortile della Trinità. La notte fra il 12 e 13 ottobre del 1902 dall’ alto della vòlta lesionata che sovrasta il 1° altare a sinistra, detto del Cristo e prima cappella dei Fiorentini, caddero gran parte delle biette di ferro state poste a ritegno dei costoloni. La caduta del campanile di S. Marco aveva prodotto una grande tensione nervosa ; la caduta di queste biette COme la caduta avve- Fig. 59 - Capitello delle colonne centrali e travature dopo il ristauro. nuta in quei giorni di una scheggia di un capitello del finestrone di S. Gio. e Paolo impressionarono la cittadinanza. Per misura di prudenza fu subito appuntellata la vòlta, in modo però che 1 armatura servire potesse a suo tempo per la ricostruzione. Vista da vicino la vòlta, essa apparve assai più ammalorata di quanto prima dal basso potevasi scorgere. Si fu in quell’ occasione che si è potuto constatare che le travi, le quali formavano un sistema di ritenuta dell intero organamento dell’ edificio, in parte erano state soppresse e quelle nascoste nella muratura ridotte a polvere. Le chiese gotiche veneziane, a differenza di altre che si trovano sparse nel resto d’Italia ed - 81 - 6