esempio, ripetono questo ragionamento le cui conseguenze sarebbero assurde. Chi non lo vede, pensando a tutti i pavimenti che dovrebbero essere rinnovati e tutti i pilastri che dovrebbero essere conservati nel Regno, ove 1 monumenti sono tanti e i fondi sì limitati ? ORATORIO S. MARTINO. Pei lavori di ristauro della zona inferiore, furono spese L. 1081.79, col concorso del Ministero (L. 479.79), dell’Economato (L. 300), del Comune (L. 167), della Fabbriceria (L. 75). L’Ufficio ha dovuto fare poi sopralluoghi, nei quali le condizioni dell’interno furono dichiarate inquietanti. EX ORATORIO DI S. PIERETTO. Sulla domanda dell' Intendenza di Finanza - 21 gennaio 1904 - di vendere al Comune di Chioggia 1’ ex Oratorio di S. Pieretto, 1’ Ufficio dà parere favorevole, colla condizione che sia conservato quanto esiste dell’ antico edificio monumentale, del quale ora resta soltanto 1’ ossatura, e quanto venisse in luce. CHIESA DI S. MARIA DEI BATTUTI O DELLA TRINITÀ. Vendita Velluto rosso. — Venuto a sapere che in questa chiesa erano stati venduti da 120 a 140 metri di velluto rosso del secolo XVII, 1’ Ufficio scrisse alla Questura di fare le debite indagini, il cui risultato fu la condanna dei compratori e venditori alla multa di L. 100 per contravvenzione all’art. 4 della legge 12 giugno 1902 N. 185, e al pagamento d’una indennità di L. 7044. CHIESA DI SOTTOMARINA. Sulle voci corse di vendita abusiva di soprarizzi, l’Ufficio fece indagini, dalle quali risultò eh’ erano voci infondate. Nel Distretto di Mestre. PALAZZO DELLA PROVVEDERIA A MESTRE. Sul progetto di ristauro presentato dal Municipio, la Commissione provinciale, il cui voto fu richiesto dall’Ufficio, domandò - marzo 1911 - un progetto nuovo, "escludendo modificazioni radicali o superfetazioni in un monumento che ha forme e caratteri ben distinti". VILLA ALGAROTTI BERCHET A CARPENEDO. Uno zelante, il quale certamente non si poteva dire bene informato, aveva protestato perchè nella villa Algarotti, ora Berchet, a Carpenedo, era stata sacrilegamente scoperchiata la tomba di Francesco Algarotti, il quale è sepolto invece nel cimitero di Pisa, mentre a Carpenedo esiste la tomba del fratello Bonomo, che nessuno pensò mai a scoperchiare, con o senza sacrilegio, vale a dire (per parlare con parole più piane) con rispetto o senza rispetto delle norme igieniche. - 131