di risparmio per l’acquisto d’un organo nuovo, coll’impegno della Fabbriceria di concorrere con L. 1200, la somma cioè che doveva ritrarre dalla vendita del vecchio organo alla Fabbriceria della chiesa di S. Lucia. Qui fu ricordato dal Ministero il voto della Commissione centrale, che l’organo vecchio resti in chiesa S. Fermo, in altro posto, ciò che la Fabbriceria di S. Fermo nega che sia possibile. Dall’ altra parte essa dice che non può concorrere all’ acquisto dell’organo nuovo, se le impediscono di vendere il vecchio. 11 Ministero domanda se sussista l’assoluta impossibilità di collocare in qualche parte della chiesa l’organo vecchio, e l’Ufficio deve rispondere che la cassa si potrebbe tenere nella crociera, ma non l’organo intero. Il Ministero crede che le difficoltà possano essere rimosse dall’Ufficio, il quale ha dato già prove di saper risolvere questioni ben altrimenti difficili e delicate. L’ Ufficio risponde essere assolutamente necessario il trasporto dell’ organo ; impossibile tenerlo intiero in chiesa, sia per ragione di spazio, sia per ragioni estetiche, che quindi è meglio lasciarlo trasportare in una chiesa di Verona o presso Verona, come sarebbe la chiesa di S. Lucia extra. Così giudicò da ultimo anche il Consiglio superiore d’antichità e Belle Arti, che accettò le considerazioni dell’ Ufficio. Quando il 5 febbraio 1909 il R. Prefetto comunicò il contratto tra il Comune e la Fabbriceria pel complemento dell’isolamento delle absidi, la Fabbriceria accettò il contratto col Comune. Fregio. - Furono rimessi in luce affreschi sotto il soffitto (fìg. 170); fra questi un fregio (fig. 169), pel quale da un architetto di Trieste furono chiesti schiarimenti, allo scopo da servirsene per la chiesa di S. Giusto che si ristaura nella parte decorativa, nello stile delle chiese veronesi. Tela del Torbido. - Era stato detto che dietro la tela giorgionesca del Torbido i sorci facessero gazzarra con danno della tela stessa. - 269 -