deplorando che la magnifica villeggiatura dei Pisani si lasci deperire, e il Ministero, che vede nella Villa solo una ragione di spesa senza profitto nè materiale, nè morale, perchè se la Villa sarebbe oggetto di compiacimento per un gran signore, non accresce il patrimonio artistico nazionale, vorrebbe pur trovare il modo di utilizzarla in altro modo. Nell’ intento appunto di utilizzarla, si fecero da varie parti molti progetti di vario genere, cominciando dal progetto radicale del prefetto Torelli di vendere la villa all’ asta in tanti lotti, dopo aver vagheggiata 1’ idea di farne una villeggiatura pel collegio degli Armeni, e venendo ai seguenti, che si raccolgono qui per memoria : Scuola agricola. Ricovero dei cronici. Esposizione d’ arte moderna. Villeggiatura pel Convitto Marco Foscarini. Latteria. Collegio convitto nazionale pei figli degl’ insegnanti. Collegio femminile. Collegio pei figli dei militari. Luogo di coltura di fiori e di frutta. Museo settecentesco. Manicomio provinciale. Ospedale della croce rossa pei feriti in guerra (utilizzazione per fortuna provvisoria). 11 Comune di Stra chiese di adoperarla per le sue scuole e i suoi ufficii, purché il Governo continuasse ad assumere tutte le spese che ha ora per cura del monumento ; meno lo stipendio del conservatore, che il Governo, secondo il Comune di Stra (ciò che non è) risparmierebbe. Si comprende che questo non sarebbe il modo di liberarsi della Villa, ma quello soltanto di utilizzarla pel Comune di Stra. L’ Ufficio fu due volte autorizzato in massima ad affittare il parco ad uso giardino per vendita fiori e frutta. Essendo stata anzi fatta dall’ Intendenza di finanza la proposta di vendere le adiacenze della Villa di Stra, 1 Ufficio non volle compromettere in alcun modo i progetti futuri, persistendo sempre nell’idea che i prodotti della Villa, affitti e vendita di fiori e piante, versati in Tesoreria, dovessero tornare alla Villa, e a questo fine aveva chiesto di acquistare coi prodotti della vendita di fiori e frutta, il legname necessario al riscaldamento delle serre ; ma la legge di contabilità vi si oppose, imponendo il versamento in Tesoreria, e il Ministero pagò la legna con mandato diretto. Siccome con la vendita si ha più d’un migliaio circa di lire annue, anche queste sarebbero buone con un bilancio così ristretto. Finalmente il prato del parco ed i locali terreni a levante furono ceduti col voto del Consiglio superiore, al Magistrato delle acque e alla scuola d’ applicazione degli ingegneri, per esperimenti idrografici ; ma non si vede ancora come sia risolta la questione finanziaria della Villa di Stra, se non si ha i mezzi di fare le riparazioni che le abbisognano, e non si può dall’ altra parte spendere per essa ciò eh’ è reclamato da monumenti di ben maggiore importanza. PALAZZO CAPPELLO. Il Palazzo Cappello, adiacente alla Villa, affittato dal Demanio, fu pure ceduto al Magistrato delle acque per stazione areologica - 129 - 9