rebbe stato difficile sostenere per esempio che la monumentalità della Basilica di S. Marco dovesse essere intimata personalmente ai Fabbricieri. CHIESA S. GIROLAMO. Per conto del Municipio fu riparato l’affresco del Carotto, rappresentante l’Angelo annunciatore. CHIESA S. BENEDETTO. Cripta. 11 4 settembre 1905 l’Ufficio scrive alla R. Prefettura perchè non sia più affittata dalla Fabbriceria 1’ antica cripta, che ora serve da magazzino, perchè gli studiosi possano visitarla. La Fabbriceria risponde che la cripta era considerata sinora come semplice sotterraneo senza valore artistico, appartenente al beneficio vicariale della chiesa S. Benedetto. 11 vicario, lietissimo di possedere una costruzione interessantissima per la storia dell’arte, come fu proclamata in seno alla Commissione provinciale, assicura che il contratto d’affitto, scadente entro il 1906, non sarebbe stato rinnovato e la cripta potrebbe essere visitata. CHIESA S. PAOLO IN CAMPO MARZO. Essendosi il parroco mostrato disposto a cedere una parte della terrazza, da lui ora goduta, allo scopo della migliore conservazione dei dipinti importantissimi della Cappella Marogna, l’Ufficio fece compilare un preventivo per la demolizione della parte di detta terrazza retrostante all altare della Cappella per 1’ aerezione e sanificazione dell’ altare stesso. La questione, complicata pel diritto di proprietà dei dipinti accampato dai discendenti del Marogna, tornò dopo il 1902 in una seduta della Commissione provinciale, la quale fece voto pel ristauro dei dipinti. CHIESA S. GIOVANNI IN FORO. 2Uomba del Giolfino: - Il 13 maggio 1904 la Commissione provinciale diede voto favorevole alla continuazione dello scrostamento dei muri per metterne in luce l’antica costruzione e ciò venne accettato e fatto dall’Ufficio. Nell’agosto 1905 si trovò una pietra sepolcrale coll’arma dei Giolfino che si vuole di Nicolò. CHIESA S. PIETRO IN MONASTERO. Visto che questa chiesa nulla presenta di singolare, che ricordi le sue origini di tempi pagani, ed ha acquistato aspetto di edificio moderno, 1’ Ufficio propose al Ministero l’approvazione d’un progetto per una maggiore aereazione della chiesa per metterla in più diretta comunicazione colla vicina chiesa di S. Elisabetta. Propose pure l’approvazione della vendita di 24 stalli del Coro ritenuti dalla Commissione provinciale, come dall’ Ufficio, senza pregio artistico. Il Ministero approvò le due proposte. CHIESA S. TOSCANA. Affreschi di Domenico da Tolmezzo. - Sulla domanda dell’ ispettore Gerola, relativa a certi affreschi esistenti a Verona, firmati Dom. Tol., sospettando che si tratti di Domenico - 280 -