Dato 1 allarme, proceduto alla livellazione, apparve lo sprofondamento di uno dei piloni del braccio destro meridionale ; apparvero deformazioni, sfiancamenti e strapiombi impressionanti ; apparvero profonde lesioni ai muri e vòlte ed i contrafforti staccati in procinto di rovinare. Riconosciuta pertanto 1’ urgenza di provvedimenti atti a scongiurare imminenti pericoli, (per lavori di presidio furono spese dal Ministero, sul fondo tassa d’ingresso del Palazzo ducale, prima della costituzione del fondo comune col Municipio, L. 6984,01 ), procedevasi immediatamente alla puntellazione interna ed esterna di alcune parti della chiesa, per aver modo di estendere le ricerche e concretare un progetto delle opere di radicale restauro onde tutelare efficacemente ed assicurare la conservazione dell’importante e maestoso tempio Sansoviniano. Fino dal primo esame, 1 attenzione dell Ufficio regionale fu più specialmente richiamata dalle condizioni del pilone del braccio destro meridionale, nel quale il cedimento si presentava in forma allarmante e pericolosa, dacché aveva determinato nella discesa, la sconnessione delle arcate e vòlta soprastante, lo strapiombo, verso l’esterno, dei muri perimetrali e di conseguenza la disgregazione e guasti molteplici nelle murature, fino al tetto, dove pure le catene delle incavallature erano uscite dagli incastri. Tutto ciò serviva a dare un’idea che nel braccio destro esistevano difetti organici di costruzione, quali la insufficiente resistenza nei punti della fondazione maggiormente cimentata e la mancanza di tiranti e chiavarde laddove si sarebbero imposti per controbilanciare l’azione delle spinte degli archi. Quasi poi non fossero bastate queste cause prime, altre se ne aggiungevano per la presenza di molte tombe, costruite a ridosso del pilone e muri circostanti, tanto profonde ed estese da spingersi ad interessare le stesse fondazioni. Rivolta poi l’attenzione ad altre parti della chiesa, si poterono riscontrare i danni causati dal peso della facciata (eretta posteriormente dal Palladio su fondazioni preesistenti), r-lg- 22 ' Volla del bracci° destro-danni propagantisi a tutta la navata e che si manifestano in profondi distacchi, lungo i muri laterali e nello strapiombo progressivo della stessa facciata verso 1’ esterno della chiesa (fig. 21 ). In condizioni veramente disastrose erano poi ridotti i coretti laterali coi locali sovrapposti ed il Coro per i cedimenti alla fondazione, deformazione delle arcate e lo strapiombo ai muri dovuti non soltanto a vizi organici di costruzione, ma pur anco alla presenza di molte tombe, a tagli inconsulti ed a manomissioni di ogni genere, in varie epoche eseguite. proccio destro meridionale. - Approvata la perizia di radicale restauro, la cui spesa venne sostenuta, in parti eguali, dal Ministero della Istruzione Pubblica e dal Municipio di Venezia, iniziati quindi i lavori in ordine ai differenti bisogni ed in linea di urgenza, si dovette prima di tutto pensare alle condizioni della vòlta (fig. 22) nel braccio destro meridionale, dove la caduta delle biette e la rottura delle biffe dimostravano di fatto che la vòlta profondamente deformata e - 49 - 4