9 per viri« se non di magica verga, certo della verga e dei bossoli del gran Brazzetti, or fece (¡nello di richiamar qui i cavalli che ci avevan dato da tanto tempo T addio. Per molti de’nostri lettori le Chiovere o il Castelforte a s. Rocco saranno forse nomi sì strani, e contrade sì rimote ed incognite, come l’Oghe Magoghe, o il paese de’Berlingozzi ; pure quelle contrade sono un bellissimo sito, ove la terra ride d’erbe e di piante, e sono vasti orti e giardini, anzi interi e chiusi e poderi, ove della beata villa altro non manca che la insolenza del pio villano, come il chiamano i poeti, o la solitudine. In sì ameno ed acconcio confine piantò il detto signore la sua scuolu d’equitazione, e ben si può dire piantò, poiché la tolse su dalle fondamenta. Qui dove prima sorgeva una meschina casetta, che al povero aspetto ed alle cadenti muraglie ben facea fede dell’antichità della patria, e mettea tristezza e paura in quelli che sotto passavano, ecco dal vedere al non vedere ora sorge il chiuso e coperto recinto, ove qual sia la disposizione dell’aria e del cielo, alla pioggia, od al sole, al gelo o all’arsura sicuro sempre può attender l’alunno al geniale suo studio e addestrarsi al nobile e salutare esercizio. Questa coperta cavallerizza, bell’ opera dell’ ingegner Salvadori, è lunga oltre ottanta piedi e larga