CHIESA S. VINCENZO DEL MONTE DI PIETÀ. Scoperta d affreschi. — Informato della scoperta d affreschi attribuiti all’Avanzi nella chiesa di S. Vincenzo appartenente al Monte di Pietà, l’Ufficio telegrafa al R. Prefetto per sospendere il lavoro di scopertura, annunciando al Ministro che avrebbe eseguito un sopralluogo per poter autorizzare la prosecuzione del lavoro, con maggiori garanzie di sicurezza. Fatto il sopralluogo, si verificò che questi affreschi, che, sulla fede di vecchi scrittori sarebbero stati eseguiti dall’Avanzi (sepolto in un urna che sta nel portico avanti la chiesa) non presentano che una rovina, e si propose, dato appunto che si può dire che non esistano più, che sia chiamato a ripeterne, più che la pittura, il motivo, il pittore Cherubini, noto per eccellenti riproduzioni di affreschi dei Frari e di S. Fermo di Verona. Il Ministero acconsentì ma nulla venne fatto sinora. Clinica artistica. — Fu scoperto pure durante il ristauro della loggia della chiesa a pianterreno, una pittura murale del trecento, avente pregio solo per l’antichità. Si credette di lasciarlo in vista com è, come pure i frammenti d’archi della vecchia chiesa, rimessi in luce, armonizzando e dipingendo il resto, con tinta che non istuoni. Una specie di clinica artistica ! CHIESA S. STEFANO. ’Vendita cantoria. - Nel 1894 il parroco vendette una cantoria d’organo con decorazioni scolpite in legno del secolo XVII, la quale fu rivenduta ad altri, che nel settembre 1903, chiese d’ asportarla. L’Ufficio, pur biasimando il fatto, non credette, per la poca importanza dell’oggetto venduto, d’intervenire. CHIESA S. DOMENICO. ffreschi manomessi. - Nel Coro furono rimessi in luce nel 1896, antichi affreschi, scrostando l’intonaco, e furono manomessi, accompagnandoli con una tinta sgraziata. La Direzione delle RR. Gallerie ne informa la Direzione dell’ Ufficio come quello la cui giurisdizione si estende agli affreschi, sinché non sono staccati, e formano un tutto col monumento. Fu invitata la Commissione provinciale ad occuparsi dell’ argomento, per invitare 1’ Ospizio degli orfani proprietario a mettersi in regola colle leggi, che vietano qualsiasi lavoro ai monumenti, come agli oggetti d’arte, senza autorizzazione del Ministero. CHIESA DEI SERVI. Su conforme avviso della Commissione provinciale e dell’Ufficio, il Ministero ha autorizzato il ristauro dell’ altare dell’Addolorata, purché si limiti a restituire 1’ altare nell’ integrità originaria ; rimettendone in luce i bassorilievi. Ha autorizzato pure la riparazione dei guasti e mutilazioni subite, come la lavatura dell’ altare, ma senza acidi, e la doratura, purché in perfetta armonia col resto ; il tutto sotto la sorveglianza dell’ Ufficio. Pittura moderna. — Il parroco ha poi chiesto di far dipingere la Cappella maggiore, che non è monumentale, dal pittore d’Alpago, che non vuole presentare nemmeno lo schizzo del suo lavoro, pronto a levarlo, se non piacesse e senz’altro la cappella fu dipinta. E opera men che mediocre. - 313 -