CHIESA DELLA MADONNA DELL’ORTO. Facciata. - In seguito alla caduta di uno dei quadrilobi di pietra della facciata, il Municipio, in seguito a domanda dell’ Ufficio, ha assunto la spesa per l’esame di tutta la facciata, per vedere se vi fossero altre pietre smosse. Quanto al progetto dell’ Ufficio per stonacatura di tutta la facciata e risarcimento delle cornici, fu rimandato a tempo più opportuno. Deposito di legname. — Pel deposito del legname che era una continua minaccia alla sicurezza della chiesa, il Municipio ha diffidato la ditta proprietaria ad allontanarlo. Non avendo la ditta acconsentito, il Municipio ne ha disposto l’esecuzione d’ufficio. La questione fu trattata anche in seno alla Commissione provinciale. Rédame. - In seguito a rimostranze per la vendita di oggetti d’arte non della chiesa, da parte dei nonzoli, e per l’esposizione di lampadari, che assumeva l’aspetto d’una reclame ad una ditta di Murano, 1’ Ufficio ebbe una negativa assoluta per la vendita, e relativa pei lampadari, i quali sarebbero stati semplicemente regalati. Sarà stata dunque una reclame fatta senza saperlo, come il Bourgeois Gentilhomme di Molière, faceva senza saperlo della prosa. Furto della Madonna di bellini. - Tutti conoscono le vicende della Madonna di Bellini, rubata per opera di uno dei nonzoli e felicemente ricuperata. Dopo esser stata ricoverata presso le RR. Gallerie, è deciso ora eh’ essa ritorni in chiesa. Il Soprintendente delle RR. Gallerie chiese che fosse assicurata presso uno dei piloni che dividono le Cappelle absidali, in modo da avere maggior luce e più facile sorveglianza. In seguito al furto della Madonna di Bellini, il R. Prefetto convocò una Commissione di cittadini, coi direttori delle RR. Gallerie e dei monumenti, per la maggior tutela degli oggetti d’arte nelle chiese. Il progetto compilato dal Soprintendente delle RR. Gallerie, fu approvato dalla Commissione provinciale di Venezia e poi da quelle della Regione. Dipinto del Tintoretto: La presentazione• - La Soprintendenza delle Gallerie chiese che fossero allargate due finestre per dar maggior luce alla Presentazione della Madonna del I intoretto. Lavori di manutenzione. - Per cattiva manutenzione del tetto piovve in chiesa. Ai reclami, che piovvero anch’essi all’Ufficio dei monumenti, questo dovette pur rispondere, che le spese di manutenzione sono a carico degli utenti. Esso si è limitato a verificare se le filtrazioni d’acqua piovana minacciavano i dipinti, e il sopralluogo fatto lo escluse. Lasciati poi nell’ inverno gli abbaini aperti, le soffitte si riempirono di neve con pioggia conseguente, e anche di questo si volle responsabile l’Ufficio! Illuminazione elettrica. - La Fabbriceria poi non dovrebbe essere sprovvista interamente di mezzi, se chiese ed ottenne il permesso d’ introdurre in chiesa la luce elettrica. CHIESA S. ALVISE. Restauri abusivi di dipinti. - In seguito al racconto di un giornale che in chiesa S. Alvise si riparassero dei quadri arbitrariamente, l’Ufficio ha fatto eseguire un sopralluogo, nel quale fu trovato una pala veramente senza valore d’arte, con accanto una tavolozza ben fornita. La Fabbriceria disse che i colori erano là per dipingere un altare in legno ; ma conchiuse che i quadri di poco o nessun valore dovevano essere o ristaurati tutti, o tutti portati via, per non guastare 1’ insieme. La questione è ardita, il rimedio radicale, ma non è tale questione che le Fabbricerie possano esser chiamate a risolvere di loro arbitrio. - 73 -