La «Guida di Roma» del Martinelli. 983 listo, S. Crisogono, S. Giovanni de’ Genovesi, S. Francesco a Ripa e S. Cosimato. Le ultime chiese nominate, come pure S. Maria dell’Orto, si trovavano già del tutto fra giardini. Porta Portese e Porta S. Pancrazio vennero fatte ricostruire da .Urbano Vili nel 1643 in occasione dei lavori di fortificazione;1 presso Porta Portese si trovava il cimitero degli ebrei.2 Il Rione di Ripa, posto dal lato sinistro del fiume i-impetto a Trastevere, in cui veniva inclusa anche la pittoresca isola tiberina di S. Bartolomeo, comprendeva l’Aventino e la con-i rada fra il Tevere e le porte di S. Paolo e di S. Sebastiano, come pure la Porta Latina. Anche le chiese, ascritte più tardi al Rione < ampitelli, di S. Sisto, S. Gregorio, SS. Giovanni e Paolo, S. Anastasia, S. Giorgio in Velabro e il Palatino erano computate allora nel Rione di Ripa. A piè dell’Aventino, ove il nome Marmorata ricorda tuttora l’antico « Emporium », si trovava il magazzino di sale dello stato. A prescindere dai grandiosi avanzi romani e dalle chiese e monasteri di veneranda antichità, questa contrada era tutta occupata da vigne e giardini. Case di abitazione si trovavano solo nella parte settentrionale di questo Rione con le chiese di Santa Maria in Cosmedin 3 e di S. Nicola in Carcere. L’antico tempio rotondo dirimpetto a S. Maria in Cosmedin era trasformato in una chiesa, S. Stefano delle Carrozze (più tardi S. Maria del Sole); accanto era il giardino dei Cenci.4 Anche il grazioso tempio della Fortuna Virilis era stato trasformato in chiesa degli Armeni, s. Maria Egiziaca. La casa medievale dirimpetto era chiamata, come dice il Totti, dal popolo ignorante la Casa di Pilato. Entro ¡'edificio di S. Giovanni Decollato v’era il cimitero per i giustiziati.5 Il palazzo dei Savelli edificato entro il Teatro di Marcello viene ascritto dal Totti ancora al Rione di Ripa. Più tardi fu considerato come parte del Rione di S. Angelo, detto così dalla chiesa di S. Angelo, costruita entro il Portico di Ottavia. Il soprannome «in Pescaria » derivò dal mercato del pesce tenuto nelle vicinanze. Di là si entrava nel Ghetto degli Ebrei, chiuso da porte. In patente contrasto con questo quartiere sporco, in cui abitavano anche i conciapelli,8 si elevavano nel Rione di S. Angelo sugli avanzi del Circo Flaminio i due palazzi lussuosi dei Mattei; innanzi al più antico era la bella fontana di Taddeo Landini. Il 1 Vedi Borgatti, Le mura di Roma, nella Rii', di Artiglieria XVI 400; Vasi I lxvii, lxxv, con riproduzione dell’antica Porta Portese prima della ricostruzione. 8 Vedi Martinelli 18. 3 Urbano Vili donò nel 1639 alla chiesa un mosaico dell’antico S. Pietro (vedi Forcella IV 308), che ancora vi si trova. 4 Vedi Martinelli 33. 5 Vedi ivi 43, e Vedi ivi 186.