«74 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo VII. luogo,1 l’elenco delle tesi divenne un’opera discretamente voluminosa; non solò tutta la dottrina relativa dei Gesuiti vi era esposta in brevi proposizioni ed appoggiata con rinvii alle fonti dommatiche. ma erano anche addotte, in proposizioni altrettanto brevi, le opinioni di Giansenio e messe alla berlina mediante il rilievo della loro contraddizione con il concilio di Trento e della loro concordanza con le proposizioni condannate di Baio, e con Calvino.2 Con queste tesi di Lovanio fu rotto il ghiaccio: in tre mesi seguirono tutta una serie di altri scritti polemici da ambo le parti.1 Per cancellare l’impressione della disputa la parte contraria organizzo un solenne ufficio funebre per Giansenio; nell’elogio funebre ivi pronunciato, non soltanto il defunto fu ricoperto di lodi, ma furono anche attaccati con la più grande veemenza i Gesuiti.4 Il vescovo di Gand censurò come calunniatrici le loro tesi di Lovanio. In Francia 1’« Augustinus » era stato accolto naturalmente con gran gioia dagli amici di St. Cyran. Ma, finché il loro maestro si trovò prigioniero nelle mani del Bichelieu, essi si contentarono provvisoriamente di ristampare 1’« Augustinus » a Parigi (1041) ed a Poma (16-13), e cercarono di aumentare l’efficacia coirai:-giungerci alcuni scritti del francescano lovaniense Conritis, e col ripubblicare la condanna del Gesuita Lessio pronunciata nel 1587 dall’Università di Lovanio.5 Tutto ciò rese man mano la situazione così complicata, che specialmente ai Gesuiti apparve urgentemente necessaria una decisione della Sede apostolica. Presso il Cardinal Cueva lavorò ad ottenerla il predicatore di corte del Cardinale-infante; guadagnare il Cardinal Eichelieu contro l’autore del « Mars Gallicus . era tanto più facile, in quanto l’occhio acuto del politico famo>i> scorse ben presto la pericolosità della nuova dottrina. Egli avrd'l'f desiderato che la Sorbona condannasse 1’« Augustinus », ma “ Chiesa, e che, se Giansenio attaccava, era « du droit naturel de défendre . et de soutenir les censures fulminées contre ». Lettera al Dehorgny di i Ll gno 1648, in Coste III 327. 1 Rapin 432; Hermant I 137. ( e 2 11 titolo per esteso in Sommervogel, Bibliothèque s. v. « Derkerift^ ^ « Jonghe » II 1942, IV 815; indicazione del contenuto in De MeybR * ' L’Yves de la Brière mostra in Recherches I (1910) 497-499, come gw^ fossero rinvenute nel libro di Giansenio le famose cinque proposi^1'" giansenisti. 13-15- 3 Titoli in Sommervogel s. v. « Bivero » e « Uerkennis » I del li 1942 n. 11-13. Riguardo a questi scritti una * lettera del Batani ( 5 luglio 1641 nel Cod. Barb. 3150, f. 210, Biblioteca enio. 4 * Stravio in data 11 maggio 1641: « onorevole e gloriosa Per 1 \ ‘ { e c » e mordace e piccante contro la reputazione degli Gesuiti ». B i o Angelica in Roma S. 3* 1„ 6 De Meyer 113.