824 Urbano Vili, 1623-1644. Capitolo X. centesima parte dei fedeli rimanenti; nè è vero, ch’egli abbia istituito un tribunale in contrasto colla giurisdizione civile.1 Propaganda fece rispondere, che della Congregazione mariana, il cardinale Caetani tratterebbe con il generale dei Gesuiti, e che la questione dei religiosi era già decisa dall’inquisizione.2 Il 9 maggio 1631, cioè, era stato pubblicato un Breve, che soffocava la contesa del vescovo di Calcedonia con i religiosi ed i laici, riservava alla Santa Sede la decisione su ogni divergenza di opinione in rapporto colla contesa medesima, e dichiarava le confo-sioni fatte ai religiosi valide in passato e in futuro.3 Il vescovo Smith, a cui il decreto fu recapitato per mezzo del nunzio francesi', ne rimase così scontento, che si ritirò in Francia, reputando elio la sua presenza in Inghilterra fosse ormai inutile. Egli offri al papa le sue dimissioni;4 Urbano ‘V’III le accettò e avrebbe voluto, che il nunzio si facesse consegnare la rinunzia in piena forma e vietasse allo Smith di tornare in Inghilterra. Ma questi ora si pent i del passo, e chiese di poter tornare al suo posto. Ciò non gli fu concesso, e da allora l’Inghilterra rimase 55 anni senza Vicario apostolico.5 Con la decisione pontificia la contesa non fu finita ancora. I partigiani del vescovo dichiararono il Breve surrettizio e lo rifinì i -rono, ciò che naturalmente accrebbe ancora la confusione. Che dei preti mettessero semplicemente da parte un Breve loro rincresoe-vole, fu, come scrisse allora un Benedettino,6 un grosso scandalo per i laici. Questi, per conto loro (così essi ragionavano), avevano pure accettato la decisione pontificia circa il giuramento di fedeli a, sebbene il riconoscerla potesse arrecar loro perdita degli averi e carcere, e taluni si dicessero, che il giuramento non conteneva nulla contro la fede. Se tutta la contesa non veniva appianata, non potersi prevedere, ove tutto ciò sarebbe andato a finire. I nobili pronunciatisi contro il vescovo Smith essere in numero notevolmente superiore a quelli in favore. La presenza di un vescovo 1 Londra, in data 14 giugno (ant. st.) 1631, in Hughes 1 215-220. 2 Ivi 220 s. 3 Ivi 221; Ius pontif. I 125 8.; Cordara lì 108. Xei * Brevia VIII n. 141 -(Archivio segreto pontificio) si trova un’ordinanza dello stt" 1 contenuto colla data del 3 aprile 1631. . 4 Hughes I 223 s. Quale anno della sua fuga in Francia s’indica abitua niente il 1628 o 1629, ma in data 14 giugno 1631 egli scrive ancora da Low 1 5 Hughes I 228. Su progetti per la nomina di un vicario dopo la 1,101 " dello Smith (1655) vedi Bellesheim lì 273; Istruzione per Msgr. Cera [_<•>■ marzo 1632 nunzio straordinario a Parigi; vedi Leman 192] circa le cose del < y ^ d'Inghilterra; come debba organizzarsi la chiesa inglese dopo la l'inum u 1 vescovo Smith (cfr. Laejimer, Zur Kirchengesch. 131). 11 cardinale Bart'c"1^ qual protettore dell’Inghilterra e della Scozia, venne munito il 18 maggi«' di poteri speciali; vedi Bull. XIV 136 s. 6 In data 2 novembre 1631 a Propaganda, presso Hughes I 22- '-