Giovan Battista Agucchi.
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che, dopo il cardinale, era il personaggio più importante.1 Questo vecchio servo degli Aldobrandini, che aveva dietro di sè trent’anni <li servizio presso la Curia, era ben preparato ai compiti della sua importante posizione.2 Agucchi, del quale esiste un eccellente ritratto del Domenichino,3 aveva da curare sovratutto la corri-¡tondenza coi nunzi. Egli teneva le direttive dal papa stesso, che In riceveva tutte le mattine, eccettuato il giorno della Segnatura. Le lettere venivano sottoscritte dal nepote o, se questi era ammalato, dal segretario.4 Gregorio XV era talmente soddisfatto dell’opera dell’Agucchi, che secondo l’opinione comune, se fosse \ issuto più a lungo, lo avrebbe certo insignito della porpora.5 Anche il Cardinal Bentivoglio, il quale taccia tuttavia il suo stile «li deficiente naturalezza, celebra la straordinaria abilità con cui l’Agucchi trattava gli affari politici, dimostrando di saper affrontare i compiti più difficili.6 Giunti, il biografo del Cardinal Ludo-visi, narra che il nepote riservava a sè l’abbozzo delle istruzioni per i nunzi, dopo averne parlato col papa. .Ma l’elaborazione >rmale toccava anche qui all’Agucchi.7
Xon mancarono naturalmente gli attacchi contro l’onnipotente
•	potè. Essi non erano certo senza giustificazione quando riguardano l’avidità con cui il nepote ammassava ricchezze, nella ¡ '(‘occupazione che il pontificato dello zio non sarebbe durato a lungo; ma per quanto si riferiva agli affari, non c’era nulla da
<	ecepire. Il Ludovisi vi si dedicava con tale impegno, che nel febbraio 1623 venne colpito da un male agli occhi.8 Notevole è quanto
    1	Vedi la relazione degli ambasciatori veneti in Barozzi Berchet, Roma 1 130. La nomina di Agucchi, che era maggiordomo del card. Aldobrandini, i' venne proprio la sera dello stesso giorno (10 febbraio 1621) in cui morì !i cardinale. (* Avviso del 13 febbraio 1621, Urb. 1089 B, Biblioteca '■ a t i c a n a). Segretario ai Brevi era quel Giov. Ciampoli celebre come poeta lirico ed epistolografo, sul quale si parlerà più diffusamente trattando del l’"utificato di Urbano Vili.
    2	Cfr. la presente opera voi XI 41. Vedi anche Bomajiicus, De Claris script. -S5; Rev. d'hist. et de litt. relig. VII (1902) 487; G. Lenzi, Vita di O. B. Agucchi, Roma 1850.
    3	Del ritratto esistono due esemplari, uno nella galleria Corsini in Roma, ì dtro negli Uffizi in Firenze. Vedi Serra, Domenichino 11 s. Cfr. anche
1	■ aTkrdoiìfek, Leben 94.
  *	Vedi Laemmer, Melet. 255-256; Rev. de l’hist. ecclés. XI 733.
    5	Bentivoglio, Memorie 180.
     ‘ Ibid.
     Vedi Giunti * Vita, in Appendice n. 7-10.
    8	Vedi la * Relazione di Bald. Paolucci al card. Este, in data, Roma 1622 «libraio 15, Archivio di Stato in Modena. L’esemplare che usava Personalmente il Ludovisi delle « * Deelarationes decret. et canon. S. Conc.
nd- a S. E. E. card, congreg. eiusdem concilii ad diversos episcopos missae '■‘iigulis suis senioribus et capitulis ordine accomodata« » colla segnatura *1 ard.1,s Ludovisii » venne venduta nel 1906 dall’antiquario di Monaco Ro-