864 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo X. mantenersi il più possibile la benevolenza del Baltimore, affini h> per la contesa intorno a beni terreni gl’indiani non perdessero quelli eterni. Alle terre già in possesso dei missionari non potersi rinunciare senza permesso papale, trattandosi di beni ecclesiastici, nm in futuro i missionari non avrebbero dovuto più ricevere beni immobili senza il permesso del Baltimore. Il Lord, però, non m ancora contento, e insistette, perchè gli fossero restituite ancho le terre passate antecedentemente in possesso dei Gesuiti. Il sostituto del vecchio generale dell’Ordine, Yitelleschi, rispose,1 che avrebbe sottoposto la cosa alla Congregazione romana; per quanto dipendeva dall’Ordine, avrebbe valso il principio: ci si diaii • lo anime trattenendo per sè il resto, poiché i Gesuiti cercavano solo la diffusione della fede, sarebbe stato doloroso per loro, che il senio felicemente sparso dell’Evangelo rimanesse soffocato dalla zizzania di simili contese. Dopoché il Baltimore ebbe ordinato, ohe i due preti secolari nel Maryland dovessero esser mantenuti non a spese sue, ma dei Gesuiti,2 scoppiò la rivoluzione inglese, e ri obo per allora in modo radicale le difficoltà incombenti. Dei mission ii gesuiti gli uni furono trascinati in Inghilterra, gli altri fuggi' e perirono miseramente.3 Lo stesso Baltimore dovette alla fine ; rimontare dal proprio governo difficoltà simili a quelle, eli \ ili aveva preparato ad altri nella sua colonia. 1 In data 5 novembre 1644, Hughes I 561; Documents I 32. 2 Hughes, Hist. I 561. 3 Ivi 562.