precedenti del cardinale Ludovico Ludovici. 43 sua incoronazione 1 e al quale affidò poi la direzione degli affari ecclesiastici e civili più importanti. L’impressione di questa nomina fu assai favorevole, perchè si sapeva che il nepote era del temperamento mite e gioviale, che era stato sempre attribuito al papa.2 Ludovico Ludovisi,3 era nato in Bologna il 27 ottobre 1595, dal conte Orazio e da Lavinia Albergati, magia da bambino4 s’era trasferito coi suoi genitori a Eoma, ove suo zio era allora uditore di Bota. Il ragazzo, molto promettente, ebbe un’ottima educazione presso i Gesuiti nel collegio germanico. Nella rappresentazione dei drammi scolastici allora in voga negl’istituti dei Padri, egli ebbe campo di distinguersi per le sue qualità di oratore e per la sua ottima memoria. Ripetute malattie e un difetto agli occhi non gl’impedirono di terminare i suoi studi entro il termine prescritto. Quando lo zio divenne nel 1612 arcivescovo di Bologna, il nipote Ludovico frequentò i corsi giuridici di quell’Università. Vi si dedicò con tale diligenza, che già nel febbraio 1615 vi potè prendere la laurea.5 Xell’autunno dell’anno seguente divenne arciprete della chiesa metropolitana di Bologna e poi accompagnò lo zio nella sua missione diplomatica di Torino e di Milano, dimostrandoglisi così utile che ne guadagnò subito la massima soddisfazione e la piena fiducia. Nell’estate del 1618 ammalò gravemente, sì da trovarsi sull'orlo della tomba.® Alla fine del 1619 entrò nella prelatura di Roma. 1 Vedi * Acta consist. Barb. 2985, Biblioteca Vaticana, 'ul maggiordomato sotto Gregorio XV vedi Moroni XLI 264; * Ruolo di uniglia di Gregorio XV nel God. H. II 42 Chigi, Biblioteca Vaticana. 1 « In quauto al presente pontificato s’aspetta ognuno uno ottimo governo 'ì per la bontà e somma prudenza di S. B.ne nota a tutti come del nipote, l’un altro di natura molto mite e piacevole ». * Relazione di F. Aragona 17 febbraio 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. * Vedi per quanto segue la * Biografìa del cardinale di L. A. Giunti. B i -Mioteca Corsini in Roma, cfr. Appendice n. 7-10. * * » A pena fuori delle fascio uscito da suoi genitori fu condotto in Roma, ■love dimoravano molt’anni con Mons. Ludovisi all’hora auditore di Ruota » dice il Giunti (loc. cit.). 5 «A 15 febraro 1615 sostenne le sue publiche conclusioni, le quali furono da lui dedicate al card. Borghese et in lode del suo valore furono fatti gl’in-frascripti versi». Questi chiudono colle parole: «Ludovico domus Ludovisiae nobile germen, Spes patriae, Themidis lux nova fatidicae, Dum patrum unanimi consensu insignia sumis Virtutis, per te crescit honoris honos ». «A 25 dell’istesso mese di febraro 1615 riportò il conteLudovisioil grado di dottorato e l’aggregazione al collegio dei giudici, prerogativa, che si concede a quelli solamente che per nobiltà e scienza se ne rendono degni. Non molto doppo fu honorato d’una pubblica lettura nell’istessa sua patria potendosi raccogliere da un volume di lezioni fatte da lui, che si conserva fra suoi manoscritti ». * Giunti, loc. cit. Biblioteca Corsini in Roma. 6 * « A 18 d’agosto 1618 cadde infermo in Milano, dove patì una lunga e pericolosa malatia, nella quale ricadde poi anche in Bologna in maniera che