500 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo V. conquistare la forte cittadella di Arras, capitale dell’Artois.1 Questi, avvenimento influì sfavorevolmente anche sulle trattative di Colonia, ove oramai il Cardinal Ginetti disperava di ogni successi,. Il 10 settembre il papa accolse la sua preghiera di poter ritornare in Italia. Al suo posto doveva subentrare come nunzio straordinario per le trattative di pace Francesco Maria Machiavelli.1 Intanto alla dieta dell’impero di Eatisbona erano cominciate le trattative per l’amnistia dei principi protestanti non ancora conciliati con l’imperatore, colla quale stava in stretto nesso la questione fino qual punto agli stessi si dovesse riconoscere il possesso dei beni ecclesiastici strappati ai cattolici dopo il 1555. La maggioranza era per cedere su tutta la linea. Invano il papa si rivolse nuovamente ai principi elettori.3 Mattei pensava già a presentare una protesta simile a quella che aveva dovuto emanare Commendone alla dieta dell’impero nel 1566.4 A Roma lo si sconsigliò dal fare tal passo, ma per il caso di bisogno gli si spedì la copia della protesta del 1566.5 II papa precisò il suo punto di vista nel senso che egli voleva bensì una pace in Germania, ma non a spese della religione cattolica.6 Il pericolo che si dovesse venire ad una tal pace cresceva, perchè i principi protestanti esigevano un’amnistia di tutti gli Stati dell’impero, non escluso il Palatino. L’opinione dei teologi cattolici intorno alla questione fino a qual punto si potesse arrivare nelle concessioni ai protestanti, senza commetter peccato, erano divise. La corrente più rigida era rappre- 1 Vedi * Nieoletti, loc. cit-. 2 * « Die 10 Septembris 1640 fuit consistorium in palatio Quirinali in aula Paulina consueta, in quo S",u! dixit: Iam elapsum est quadriennium. quo dii. til. Noster card. Grinettus ad pacis tractatum inter catholicos princip'-dirigendum Nostri et Ap. Sedis de latere legati munus Coloniae sustinuii-et cuni ibi adversa valetudine affici et otiose permanere saepius conquesti!11 fuerit, frequenter instetit, ut redeundi facultatem eidein impertiremus. qua tandem eidem negare minime posse censuimus ... Ut autem assiduum Nostrum pacis studium omnibus perspectum sit, utque ea ministrorum congressio. 'I11! a principibus missi hactenus Coloniam appulerunt, continuali possit neo cuiqu® forsan supermemoratae tractationi aditus praecludatur, decrevimus, ut ven frat. Franciscus Maria patriarcha Constantinopolitanus in eadem civit-11' extraordinarii Nuntii [charactere] insignitus perinaneat ad quodeumque Pa'1 negotiuin se obtulerit absente legato pertractandum. Interea eidem l??-1 significavimus, ut eo loci dirigat iter suum, unde, si quae celeris atque urg«1 occasio postulaverit, ad negotiationem prosequendam paratus sit » (Acta «11,1 sist. 1631-1644, Ms. Biblioteca del Barone von Pasto r)- ( ‘ ; anche il * Breve a Ferdinando III del 15 settembre 1640, Epist. XVII X' ' ‘ Are liivio segreto pontificio. Vedi inoltre Denis, Nouvelle* 3 Vedi la * Relazione del 9 ottobre 1640 in Nieoletti, loc. cit. 4 Cfr. la presente Opera, voi. Vili 440 s. 5 Vedi la * Lettera di Fr. Barberini a Mattei del 3 novembre l1' -' Nieoletti, loc. cit. i * Parole di Urbano Vili di fronte a Mgr. Peutinger nella ♦Lette-1 Fr. Barberini a Mattei del 10 novembre 1640 in Nieoletti, loc. cit.